Un'Atalanta cinica e stellare asfalta la Lazio, in casa sua, con un sonoro 1-4
Come a Torino, i nerazzurri segnano quattro reti e questa volta sono molto più letali sotto porto di pochi giorni fa. Gomez (doppietta), Hateboer e Gosens i marcatori

di Fabio Gennari
Come a Torino, è un’Atalanta “forza 4”. Dopo la bella prova contro i granata di sabato scorso, i nerazzurri si ripetono anche all’Olimpico contro la Lazio e l'1-4 è firmato Gomez (doppietta), Gosens e Hateboer. Troppa Atalanta per questa Lazio, una vittoria giusta e meritata per una formazione che ha iniziato il campionato con un passo veramente da applausi. Per Gasperini si tratta della vittoria numero 100 sulla panchina della Dea in gare ufficiali.
Sorpresa dal tecnico nerazzurro alla consegna delle formazioni ufficiali. Il migliore in campo della sfida di Torino, Marten de Roon, siede in panchina e in mezzo al campo c’è Pasalic. In avanti tocca a Malinovskyi, con Muriel in panchina. Dietro giocano dall’inizio Palomino e Djimsiti con Toloi, mentre Romero va in panchina. Nella Lazio era tutto confermato rispetto alla vigilia con in campo gli stessi di Cagliari ma durante il riscaldamento Correa si ferma per un problema alla schiena e al suo posto Inzaghi deve inserire Caicedo.














Nel primo tempo l’Atalanta tiene meno il possesso palla (38 per cento) e gioca meno volte la sfera rispetto agli avversari (146 contro 235), ma il cinismo è formidabile: Gosens (11’), Hateboer (32’) e Gomez (41’) mettono alle spalle di Strakosha tre dei quattro tiri scagliati nello specchio della porta avversaria e l’Atalanta va al riposo con uno 0-3 nel complesso meritato. La Lazio si vede un paio di volte con dei cross velleitari, solo al 33’ Immobile prende la traversa dopo un fallo su Sportiello (non rilevato). Quello che colpisce dei bergamaschi è la capacità di creare pericoli ogni volta che arrivano dalle parti del portiere laziale.
In avvio di ripresa la Lazio prova a ruggire: Marusic costringe Sportiello al miracolo (55’) prima del gol di Caicedo che riapre la gara (57’). Dopo il potenziale 2-3 fallito da Immobile (59’), però, ci pensa Gomez a ristabilire le distanze con un sinistro meraviglioso che si insacca all’incrocio. Nel finale, Palomino salva su Caicedo (77’), all’87’ Muriel sfiora l'1-5 con un bel destro piazzato che finisce fuori di poco. Alla fine, va bene anche così. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: questa Atalanta è una squadra meravigliosa. Sotto a chi tocca.
Lazio-Atalanta 1-4
Reti: 10’ Gosens (A), 32’ Hateboer (A), 41’ e 61’ Gomez (A), 57’ Caicedo (L)
Lazio (3-5-2): Strakosha, Radu (58’ Bastos), Acerbi, Patric, Lazzari (70’ Anderson), Milinkovic-Savic (70’ Akpro), Leiva (49’ Cataldi), Luis Alberto (70’ Escalante), Marusic, Caicedo, Immobile. All. Inzaghi.
Atalanta (3-4-2-1): Sportiello, Toloi, Palomino, Djimsiti (46’ Romero), Hateboer, Pasalic (56’ de Roon), Freuler, Gosens (89’ Mojica), Malinovskyi, Gomez (82’ Muriel), Zapata (82’ Lammers). All. Gasperini.
Arbitro: Maresca di Napoli (Costanzo e Ranghetti; Pasqua; Calvarese e Di Vuolo)
Ammoniti: 11’ Marusic (L), 16’ Djimsiti (A), 26 Freuler(A), 26’ Luis Alberto(L), 40’ Lucas Leiva (L), 70’ Cataldi(L), 72’ Acerbi (L), 75’ Caicedo (L), 93’ Hateboer (A)