Atalanta-Fiorentina, il ritorno a Bergamo di Gosens e il confronto con Palestra
L'esterno classe 2005 è in rosa e nei prossimi mesi sarà sempre più protagonista, con il tedesco che non è tornato e sarà prossimo avversario
di Fabio Gennari
No, nessun paragone. Uno dalla Dea è passato e avrebbe voluto tanto tornare, l'altro con l'Atalanta deve ancora dimostrare tutto a grandi livelli e quindi bisogna solo aspettarlo.
A ben pensarci, tuttavia, la sfida tra Atalanta e Fiorentina in programma il 15 settembre è un appuntamento molto interessante anche per la strategia che ha portato la Dea a fare scelte particolari e mirate per il presente e per il futuro del gruppo di Gasperini.
Robin Gosens a Bergamo ha fatto ottime cose, si è infortunato ed è andato all'Inter per poi passare all'Union Berlino. La sua prima squadra in Bundesliga, campionato dove sognava di arrivare. L'anno scorso ha giocato tanto, anche con risultati buoni. Nonostante ciò, come detto, a Bergamo sarebbe tornato di corsa questa estate, ma l'ultimo giorno di mercato è passato alla Fiorentina e nella sfida al Monza ha anche fatto gol al debutto (da titolare).
Il suo rientro alla Dea non si è concretizzato per una scelta precisa della società. E questa scelta, al netto delle valutazioni economiche, porta dritta al nome di Marco Palestra. Il classe 2005 della Dea, partito Bakker, è ufficialmente uno degli esterni a disposizione del Gasp e finora ha collezionato quattro presenze in quatttro partite. Laterale a destra, può essere l'alternativa a Ruggeri (titolare a sinistra, classe 2002), Bellanova (nuovo innesto, è del 2000) e Zappacosta (l'esperto del gruppetto, classe 1992 che può giocare su entrambe le fasce).
Uno come Palestra, giovane e di grande prospettiva, poteva tranquillamente andare in prestito e giocare con più continuità. Ma si è deciso di tenerlo in rosa anche dopo il prestito di Bakker per una scelta precisa che, in passato, la Dea fece anche con Ruggeri. Gosens avrebbe dato qualcosa di prezioso nell'immediato, ma si è scelta un'altra strada. Non resta che percorrerla, con fiducia nel ragazzo.