Atalanta, gli errori costano caro: siamo subito fuori dalla Coppa Italia
Tanti cambi, un approccio meno brillante di altre volte e un brutto posizionamento nel finale regalano ai Viola il passaggio ai quarti
di Fabio Gennari
La considerazione più diffusa, al Franchi e via social, è questa: se in 11 contro 10 e con l’inerzia della gara completamente a tuo favore prendi gol in contropiede nel finale di gara, è giusto perdere. Un’Atalanta meno brillante del solito perde 2-1 allo stadio Franchi di Firenze una gara difficile da commentare. La squadra orobica di sicuro non ha giocato un grande match, ma le occasioni ci sono state e oltre al gol di Ilicic vanno segnalati la traversa di Pasalic e il palo di Gosens. Dalla Toscana il gruppo orobico torna a Bergamo con un Caldara in più (buona la sua prestazione) e la sensazione che i giocatori buoni ci siano ma, forse, un turnover così profondo diventa difficile da gestire. Soprattutto in trasferta.
Come detto, squadra profondamente cambiata per il tecnico Gasperini in avvio di gara. Al centro della difesa torna Caldara, con Masiello e Djimsiti a completare il terzetto, mentre in avanti riposano, come preventivato, tutti i big: Gomez, Ilicic e Zapata lasciano spazio a Malinovskyi, Pasalic e Muriel. Nella Fiorentina, invece, prima gara da titolare del nuovo centravanti Cutrone e panchina per Chiesa, con Iachini che dimostra di pensare principalmente alla prossima gara di campionato in programma sabato 18 a Napoli. Pomeriggio autunnale al Franchi, temperatura intorno ai 13 gradi e cielo coperto ad accogliere circa tredicimila spettatori sugli spalti, di cui duecento bergamaschi (bloccati, oltre che dall'orario assurdo, anche dalle limitazioni ai non possessori di Dea Card).
Davanti a un pubblico in numero decisamente inferiore rispetto ad altre occasioni in cui si è scesi in campo qui al Franchi, l’Atalanta inizia al piccolo trotto cercando di costruire la sua trama senza tuttavia trovare con continuità e pericolosità quelle situazioni di gioco che ormai sono ampiamente conosciute. Al 10’ Muriel cerca Pasalic in area, ma il croato viene stoppato. Un minuto più tardi (11’) è la Fiorentina a passare a sorpresa in vantaggio: scambio sul filo del fuorigioco tra Cutrone e Dalbert, il numero 29 dei padroni di casa crossa rasoterra e trova ancora l’ex Milan libero di concludere a porta sguarnita.
La difesa atalantina è un po’ in difficoltà. Masiello al 15’ regala palla a Vlahovic, ma il numero 28 della squadra toscana mette dentro trovando Djimsiti a salvare; la Dea al 23’ penetra centralmente con Malinovskyi che va a contatto con Ceccherini e chiede il rigore, ma l’arbitro fa bene a lasciar correre. L’occasione per pareggiare, l’unica del primo tempo, capita sulla testa di Pasalic al 30’: pennellata di Malinovskyi in mezzo, stacco perentorio del numero 88 croato e palla che si stampa sulla traversa. La Fiorentina legittima il vantaggio con uno scambio in area Castrovilli-Vlahovic (33’) stoppato a porta vuota da Djimsiti. Nel finale di primo tempo gli unici episodi degni di nota sono i beceri cori all’indirizzo della mamma di Gasperini cantati a squarciagola, per due volte di fila, da tutto lo stadio.
Dopo il riposo, la squadra nerazzurra si presenta sul terreno di gioco con Ilicic al posto di Freuler. E al 47’ lo sloveno cerca fortuna con una punizione a giro che termina alta sopra la traversa. Dopo un tentativo di Vlahovic sempre su calcio di punizione (50’), inizia un monologo della squadra orobica che nel giro di un quarto d’ora porta i nerazzurri ripetutamente davanti al portiere. Al 58’ Pasalic triangola con Ilicic e Muriel, la palla di ritorno per il croato è perfetta ma Terracciano in uscita bassa ferma il sinistro del numero 88 della Dea; al 61’ Muriel scappa con un guizzo in area e mette un pallone preciso sul secondo palo, Gosens si presenta all’appuntamento con la conclusione e colpisce l’incrocio dei pali a portiere battuto; al 64’ lo stesso Gosens e Gomez (subentrato a Masiello al 57') combinano palla a terra ma il cross al centro non trova nessun nerazzurro pronto a chiudere in porta.
Poco più tardi (67’) le cose vanno diversamente e arriva la rete dell’1-1: palla di Malinovskyi per Ilicic, deviazione da due passi e gol del pareggio. I bergamaschi sembrano in netta crescita: al 70’ Pezzella si fa cacciare da sciocco con una simulazione assolutamente evitabile (secondo giallo). Però, quando nel finale ci si aspetta da un momento all’altro il colpo dei nerazzurri, arriva un clamoroso errore di posizione difensivo che regala a Lirola (84’) lo spazio libero per infilarsi e scaricare in diagonale alle spalle di Gollini la rete del 2-1. Le ultime due occasioni da gol sono per Gomez (sinistro debole al 92’) e Malinovskyi (gran tiro mancino che si spegne sul fondo al 93’) e nel tripudio del Franchi il risultato non cambia più. La Coppa Italia della Dea si ferma subito. Peccato, perché si poteva fare di più, ma avanti con campionato e Champions League: di appuntamenti da urlo ne abbiamo a iosa.
Fiorentina-Atalanta 2-1
Reti: 11’ Cutrone (F), 67’ Ilicic (A) , 84’ Lirola (F)
Fiorentina (3-5-2): Terracciano, Milenkovic, Pezzella, Ceccherini, Lirola, Castrovilli, Pulgar, Benassi, Dalbert, Vlahovic (87’ Chiesa), Cutrone (72’ Caceres). All. Iachini
Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Djimsiti, Caldara (76’ Palomino), Masiello (57’ Gomez), Hateboer, de Roon, Freuler (46’ Ilicic), Gosens, Pasalic, Malinovskyi, Muriel. All. Gasperini.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo (Preti e Vecchi, Ayroldi, Banti e Giallatini)
Ammoniti: 34’ Caldara (A), 45’ Pezzella (F), 50’ Djimsiti (A), 81’ Dalbert (F), 81’ Iachini (F)
Espulso: 70’ Pezzella (F)