La curiosità

L'Atalanta paga cara la sua imprecisione: con il Genoa riusciti solo 8 passaggi su 10

Lo sviluppo della manovra dei nerazzurri non può prescindere da precisione e velocità

L'Atalanta paga cara la sua imprecisione: con il Genoa riusciti solo 8 passaggi su 10
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di Fabio Gennari

Una delle chiavi di lettura più interessanti relative ad Atalanta-Genoa è legata alla percentuale dei passaggi riusciti. I nerazzurri sviluppano sempre una grande mole di gioco: domenica 2 febbraio sono stati completati ben 429 passaggi, ma si tratta solo dell'81 per cento rispetto a quelli tentati. Non è un dato che, in modo completo, spiega il mancato successo (a Torino, la settimana prima, il 7-0 è maturato con il 79 per cento dei passaggi completati), ma aiuta a capire un po' meglio quelle considerazioni che associano le belle vittorie della Dea alla qualità del gioco espresso. Completare una giocata in modo corretto significa non interrompere quella catena di appoggi che caratterizza il modo di esprimersi della squadra di Gasperini.

Quando il tecnico dice che non si può sempre essere «strepitosi» in avanti, valuta probabilmente la capacità di essere letali in area di rigore. Con il Torino sono arrivate 7 reti su 14 occasioni da gol create (dati ufficiali Lega Calcio), mentre contro Spal e Genoa ne sono state create complessivamente 18 (equamente divise) con appena 3 reti segnate: parliamo del 50 per cento a Torino contro il 16,6 per cento. Cambia tutto, come dal giorno alla notte. Che si tratti di tiri in porta o che si tratti di giocate palla a terra, la sostanza non cambia: Gasperini aveva in campo gli uomini migliori e non c'è dunque nemmeno spazio per aggrapparsi a qualche assenza. Bisogna fare meglio, il tempo per migliorare e confermarsi in Champions League c'è ancora.

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