Attenzione al mercato: i quattro ai Mondiali spostano tantissimo gli equilibri
Anche se la sosta sarà lunga, non va dimenticato che la sessione invernale dura un mese intero e che non vanno sbagliate le valutazioni
di Fabio Gennari
I giocatori atalantini che sono impegnati in Qatar aprono a una serie di incastri importanti per Gasperini. Koopmeiners e de Roon sono dei titolarissimi e non averli (con l'incognita del giorno del rientro alla base) diventa importante nella valutazione di chi scenderà in campo al loro posto. Nelle quattro amichevoli di dicembre e, a cascata, al (ri)avvio del campionato a gennaio.
La prima considerazione che viene in mente pensando a chi sta giocando in Qatar riguarda quindi loro e i loro "sostituti": i candidati a scendere in campo nel cuore del gioco atalantino sono oggi Ederson e Scalvini ed è chiaro come questo incida, almeno per il momento, sul ruolo in rosa di Okoli, che però potrà cambiare a gennaio.
Allo stesso tempo, sulla corsia mancina il ruolo di Maehle nelle ultime settimane di campionato è stato da protagonista. Se la Danimarca uscisse subito dalla competizione, il laterale atalantino potrebbe essere a Bergamo a metà dicembre, ma se i biancorossi dovessero continuare il cammino la storia cambierebbe. Hateboer e Soppy sarebbero dunque i titolari, con Zappacosta (tutti siamo curiosi di vedere come sta) e Zortea alternative. Un nuovo esterno, tipo Borna Sosa, andrebbe inserito in modo graduale e comunque bisogna vedere quando potrebbe arrivare.
In ultima analisi, Mario Pasalic. E qui la situazione si complica perché, almeno sulla carta, la sua posizione e quella di Malinovskyi sono legate. Ma l'ucraino e Boga sono gli indiziati principali a lasciare Bergamo. Con Pasalic in Qatar e senza uno di loro due, però, il 3-5-2 o 3-4-1-2 di Gasperini sarebbe più complicato da proporre. Questo cosa significa? Ovviamente, i tempi del Mondiale sono determinanti e c'è un riferimento prezioso per tutti che è il 10 dicembre: a quarti di finale terminati si conosceranno i nomi delle Nazionali che rimarranno in corsa e chi è eliminato sarà già sulla strada del ritorno. Solo a quel punto il mercato avrà contorni più definiti.