Fiato sospeso

Attesa per gli esami di Pessina, stop molto lungo? Dopo Gosens, sarebbe un bel guaio

Il rischio è che il centrocampista sia costretto a fermarsi saltando tante partite, l'infortunio non è stato leggero: pare uno stiramento

Attesa per gli esami di Pessina, stop molto lungo? Dopo Gosens, sarebbe un bel guaio
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di Fabio Gennari

Matteo Pessina, centrocampista dell'Atalanta e della Nazionale, si sottoporrà oggi agli accertamenti per capire la reale entità del guaio muscolare che lo ha costretto a uscire in barella a metà del primo tempo della sfida contro il Milan. Il classe 1997 cresciuto nel vivaio dei rossoneri si è infortunato dopo una bella penetrazione da destra chiusa da Tomori con un intervento molto rischioso (ma regolare). Pessina ha fatto un movimento in allungo e qualcosa è andato storto.

Se si dovesse davvero trattare di stiramento, quindi una lesione non banale del muscolo, Pessina potrebbe stare fuori dai giochi per un periodo variabile di quattro o otto settimane. La speranza è ovviamente che sia meno grave di quanto sembri, ma il rischio c'è e le smorfie del giocatore quando è uscito dal campo e il fatto che sia stato necessario usare la barella non sono segnali confortanti. Dopo Gosens, si tratterebbe di una perdita pesante per Gasperini, che si ritroverebbe senza un ragazzo preziosissimo nel reparto avanzato.

Pessina, al pari di Gosens, è uno dei giocatori chiave della squadra nerazzurra. Dopo la rottura del rapporto e la cessione di Gomez, è stato proprio il rendimento del numero 32 azzurro a permettere alla Dea di alzare la testa e venir fuori da una situazione complicata con grande forza, lanciandosi poi alla conquista del terzo posto per la terza stagione consecutiva. Il centrocampista di Gasperini è un generoso, che lavora tantissimo e segna anche qualche gol: sul piano realizzativo, Gosens è molto più presente ma anche il "Pess" è un ingranaggio importante del sistema.

Nell prossime settimane vedremo come il tecnico di Grugliasco vorrà sostituirlo. Il cambio più naturale sarebbe Pasalic schierato alle spalle delle punte, ma ci sono anche altre alternative come Koopmeiners (in un 3-5-2) o Miranchuk. Il russo in questo momento sembra in fondo alle gerarchie ma le necessità del gruppo possono ribaltare in pochi giorni ogni situazione e regalare altro spazio a un ragazzo che da qui a gennaio, forse, si gioca molte possibilità per un futuro da protagonista a Bergamo.

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