L'editoriale di Xavier Jacobelli

Bel Toro, micidiale Dea grazie a un figlio di Zingonia. Lassù Favini ci ama

Bel Toro, micidiale Dea grazie a un figlio di Zingonia. Lassù Favini ci ama
Pubblicato:

di Xavier Jacobelli

Atalanta, buona la prima. Anzi, ottima. Contro un gran bel Toro che Juric sta modellano a immagine e somiglianza del calcio di Gasperini, ma bisognoso di almeno tre innesti di qualità, la Dea ha giocato una partita piena di spine, dura, sofferta sino all’ultimo respiro. L'ha decisa al 93' il guizzo di Roberto Piccoli, classe 2001, bergamasco, tifoso atalantino, un altro splendido figlio di Zingonia che nella Primavera, prima del prestito allo Spezia, aveva segnato 20 gol in 24 partite: lassù, Favini ci ama.

Lucida e intellettualmente onesta l’analisi di Gasperini: «Non meritavamo di vincere, correvano molto più di noi, dobbiamo lavorare ancora molto». È così, perché il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Il Toro ha fatto 19 tiri in porta, l’Atlanta due. Di solito, succede il contrario quando la Dea gioca da Dea. Ma, a Torino, la squadra è scesa in campo senza de Roon, Freuler, Hateboer, Toloi, Zapata e durante la partita s’è fatto pure male Muriel, autore di un gol magnifico che consolida la sua incredibile media realizzativa (46 reti in 90 partite giocate con la maglia nerazzurra).

Gasperini temeva che la prima partita del campionato potesse essere una trappola, conoscendo la bravura dell’allievo Juric e la sua metodica applicazione. Le urla del tecnico che hanno scandito l’intera partita sono state significative, sebbene, al 21 di agosto, non si possa pretendere che l’Atalanta corra a cento all’ora. Ecco perché questi tre punti conquistati con il colpo di reni sotto lo striscione d’arrivo valgono doppio. Solo un grande squadra sa cogliere cinici successi di questa portata, sebbene siamo d’accordo con Gasperini che non sia il caso di fare voli pindarici, ma di pensare già alla seconda di campionato, cioè al Bologna.

Però, quando è un ragazzo bergamasco del 2001, cresciuto a Zingonia a pane e Atalanta, a firmare la vittoria nei soli nove minuti in cui è rimasto in campo, non puoi non pensare che questa stagione nasca sotto una buona stella. Una buonissima stella.

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