10 centrali di difesa in rosa Su chi scommetterà Edy Reja?

10 centrali di difesa in rosa Su chi scommetterà Edy Reja?
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Dieci difensori centrali per due posti. Qualcuno è certo di restare, qualcun altro è certo di partire ma nel complesso c’è più di un dubbio su quali saranno gli uomini su cui Edy Reja potrà contare nella prossima stagione. Perché così tanti non possono rimanere, sebbene parliamo di dieci nomi importanti, per esperienza in serie A o per quanto fatto vedere nell’ultima stagione. E in tutto questo, occorre tenere conto di due aspetti. Prima di tutto, i nuovi innesti. Il presidente Percassi aveva parlato di almeno un arrivo in difesa. Si tratterebbe di un titolare, non è dato sapere chi potrebbe davvero essere ma la sensazione è che si cerchi un usato sicuro pronto subito. Secondo, per la sistemazione della difesa saranno fondamentali gli allenamenti di Rovetta. Reja gioca con la difesa alta a 4 che propone gioco: si parla di almeno 20-25 metri di baricentro più avanti rispetto a Colantuono, e quindi è basilare lavorarci sopra. Ecco qui i dieci difensori centrali dell’Atalanta, in rigoroso ordine alfabetico.

 

1 - Yohan Benalouane (28 marzo 1987 - 1,85 m per 85 kg - ultima stagione: Atalanta)

SPO,CALCIO Atalanta Stagione 2014-2015

Reduce da una buona stagione con 27 presenze in campionato ed una rete (segnata contro il Cesena), il difensore francese dal passaporto tunisino è sicuramente destinato a giocare da titolare nella nuova difesa di Reja. Ha grandi doti fisiche, non si tira mai indietro ma deve necessariamente imparare a gestire meglio la sua irruenza: quando gioca con massima attenzione, ogni attaccante è in grande difficoltà. Se perde la misura e si lascia andare a qualche intervento rude, i cartellini sono dietro l’angolo. La sensazione è quella di un giocatore nel pieno della maturità che ha bisogno di una guida per rendere al massimo. Sicurezza.

 

2 - Daniele Capelli (20 giugno 1986 - 1,86 m x 84 kg - ultima stagione: Cesena)

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Rientra dal prestito al Cesena, in Romagna ha giocato 30 partite e gli ultimi dodici mesi gli hanno dato una grande conferma: il ginocchio, autentica croce nelle ultime quattro stagioni, è completamente guarito. Bergamasco e atalantino, all’ombra di città alta Daniele Capelli non ha mai convinto fino in fondo e, pensandoci bene, le sue caratteristiche sono molto simili a quelle di Benalouane. Le prestazioni con la maglia bianconera sono state altalenanti, si parla di lui in uscita (piace al Palermo ma potrebbe anche restare a Cesena) e il contratto è un problema. La scadenza a fine 2016 presuppone una decisione definitiva: o prolunga e va ancora in prestito o la sua avventura a Bergamo potrebbe finire definitivamente. C’è un dettaglio: pare che il giocatore voglia fortemente rimanere e provare a giocarsi le sue carte in ritiro.

 

3 - Mattia Caldara (5 maggio 1994 - 1,87 m x 75kg - ultima stagione: Trapani)

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È il difensore centrale del futuro. Dopo l’esordio in serie A contro il Catania all’ultima giornata del campionato 2013/2014, il ragazzo del vivaio già capitano della Primavera di Bonacina ha mosso i primi passi in Serie B con la maglia del Trapani collezionando 20 presenze e ben 2 gol. Il ragazzo sta compiendo il classico percorso che tanti giovani hanno già vissuto in passato, quasi di sicuro farà un altro anno in serie B per farsi le ossa. E in cadetteria le pretendenti non mancano: sulle sue tracce ci sono il Trapani, il Cesena e il Pescara. Probabile che la formazione siciliana sia avvantaggiata dal fatto di conoscere già il ragazzo, e potrebbe dare continuità in una piazza che comunque lo apprezza. Il ragazzo aspetta con le valigie in mano.

 

4 - Michele Canini (5 giugno 1985 - 1,83 x 81 kg - ultima stagione: Tokio)

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Un altro figlio di Zingonia tornato a casa nelle ultime stagioni. È a Bergamo dal 2013, la Dea lo ha ingaggiato dal Genoa nel mercato di riparazione per una cifra importante (si parla di oltre 3 milioni di euro) ma le buone sensazioni iniziali hanno lasciato presto spazio a forti dubbi sulla sua reale capacità di essere ancora decisivo e importante. Dopo alcuni mesi al Chievo, Canini è stato ceduto in prestito nello scorso mercato estivo ai giapponesi del Tokyo, dove allenava il suo ex tecnico Ficcadenti. L’esperienza non è stata positiva viste le sole 8 presenze totali e in questi giorni sarà fondamentale capire cosa l’Atalanta ha in mente per lui: portarlo in ritiro e farlo valutare a Reja o cercare una destinazione definitiva visto il contratto in scadenza 2016? È un giocatore che può anche far ripartire l’azione, caratteristica rara per chi gioca nel suo ruolo.

 

5 - Matteo Contini (16 aprile 1980 - 1,82 x 76kg - ultima stagione: Bari)

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Fresco di matrimonio con l’attrice Micol Azzurro, il centrale nato in provincia di Varese è molto esperto ma a Bergamo non ha mai convinto. Arrivato dal Siena nel gennaio 2013, ha giocato con il contagocce e da due anni è sceso in Serie B, prima con la maglia della Juve Stabia e poi con quella del Bari. Nell’ultima stagione con i galletti ha trovato grande continuità (28 presenze) e in Puglia danno per scontata la sua conferma anche per la prossima stagione. È uno dei due mancini a disposizione oggi di Edy Reja, peccato che sia arrivato a Bergamo nella fase calante della sua carriera e che non abbia mai davvero fatto la differenza all’ombra di città Alta: la sua strada e quella dell’Atalanta sono destinate a separarsi in modo definitivo.

 

6 - Nicolò Cherubin (2 dicembre 1986 – 1,88 x 80 kg - ultima stagione: Atalanta)

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Era arrivato dal Bologna con ottime credenziali, è incappato in una stagione incredibilmente sfortunata ma potrebbe essere la bella sorpresa del campionato 2015/2016. Centrale elegante e con piede molto dolce, ha vissuto mesi complicati per via di alcuni problemi muscolari e per un bruttissimo incidente stradale che lo ha condizionato nello scorso febbraio. Durante le vacanze ha iniziato a lavorare forte in un centro Isokinetic e la sua volontà è quella riproporsi alla grande nel prossimi ritiro di Rovetta. Mancino naturale, può dare una bella mano lì dietro nella costruzione della manovra e c’è grande curiosità per capire cosa può fare nella nuova impostazione difensiva di Reja.

 

7 - Prince Gouano (24 dicembre 1993 – 1,86 x 79 kg - ultima stagione: Rio Ave)

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Con la maglia dell’Atalanta, non l’abbiamo mai visto. È arrivato dalla Juventus nel 2013 a margine dell’affare Troisi e subito è stato girato in Olanda. Si tratta di un difensore francese arcigno, nell’ultimo campionato ha giocato con continuità in Portogallo nel Rio Ave (41 gare ufficiali tra campionato, coppa di Portogallo ed Europa League) e pare che sia il giovane più richiesto del mercato orobico: per lui ci sono stati interessamenti concreti da almeno cinque campionati europei. Si dice sia molto irruento (7 gialli e 3 espulsioni in Portogallo). Uno che però negli ultimi due anni ha giocato quasi 70 partite tra Olanda e Portogallo, nella prossima Atalanta a caccia di difensori centrali, forse merita almeno di essere valutato sul campo. C’è grande curiosità di capire che cosa può fare in Italia, può essere una scommessa vincente.

 

8 - Andrea Masiello (5 febbraio 1986 – 1,85 x 82kg - ultima stagione: Atalanta)

B

È rientrato a gennaio dopo la squalifica per il calcio scommesse, pochi pensavano potesse riproporsi in Serie A sui livelli migliori ed invece il centrale toscano ha stupito tutti. Con Reja ha sempre giocato al centro, può muoversi senza problemi anche come terzino destro ma quello che conta di più è che l’Atalanta ha ritrovato un giocatore importante in una zona di campo molto delicata. Piace a Reja perché sale palla al piede e cerca di impostare il gioco, deve limare qualche difetto in marcatura e la ruggine dell’inattività un po’ lo ha condizionato ma la sensazione è che sia un forte candidato ad una maglia da titolare anche nella prossima stagione. Da gennaio in avanti ha giocato ben 14 partite.

 

9 - Guglielmo Stendardo (6 maggio 1981 – 1,90 x 89kg - ultima stagione: Atalanta)

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Il suo rapporto con Reja, ai tempi della Lazio, non era dei migliori. Nelle ultime settimane le parole del suo procuratore hanno lasciato intendere che senza una sorta di garanzia sul posto da titolare per meriti acquisiti sul campo il suo assistito potrebbe anche andare via da Bergamo. Guglielmo Stendardo è un buon difensore ma se con Colantuono era sempre in campo, con la nuova guida tecnica il rischio di finire ai margini è molto elevato. Probabilmente partirà per il ritiro e ci sarà un confronto con la guida tecnica, non è esclusa una sua partenza magari nel mese di agosto.

 

10 - Emanuele Suagher (26 novembre 1992 – 1,92 x 82kg – ultima stagione: Carpi)

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Nel Carpi che ha spaccato il campionato di Serie B conquistando la prima promozione della storia in Serie A, questo ragazzo nato a Romano di Lombardia e cresciuto nel vivaio ha quasi sempre giocato titolare. Lo ha potuto fare fino all’infortunio patito dopo 32 minuti della sfida al Crotone dello scorso 31 gennaio 2015, la rottura del legamento crociato anteriore lo ha costretto a fermarsi dopo 20 partite da protagonista. L'anno prima, era stato proprio al Crotone: pare ormai chiaro che questo ragazzo sia una bella realtà su cui fare affidamento. Ha recuperato a Zingonia, è pronto a ripartire ed è probabile che si cerchi ancora una soluzione in Serie B. Attenzione: il Carpi lo rivorrebbe subito anche in Serie A. Giusto cederlo agli emiliani o provare a valutarlo in ritiro?

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