Ben 170' per Hien tra Lussemburgo e Irlanda del Nord, le due amichevoli della Svezia
Con tutto il rispetto dovuto alle gare delle Nazionali, la doppia titolarità del difensore nerazzurro lascia abbastanza perplessi

di Fabio Gennari
Delle tante partite che sono andate in scena in questi ultimi giorni, due in particolare hanno visto impegnato uno dei giocatori dell'Atalanta che in questo finale di stagione sarà tra i più importanti.
Il difensore centrale Hien, con la Svezia, è stato impegnato in Lussemburgo e poi a Solna contro l'Irlanda del Nord e ha giocato entrambe le partite da titolare. Una sconfitta e una vittoria per i gialloblù, ma questo interessa il giusto. Quel che più interessa ai bergamaschi è che il difensore ha giocato per ben 170' su 180'.
Quanto conti per un giocatore indossare la maglia della sua Nazionale è risaputo, qui però c'è sempre da considerare l'opportunità e il rischio che si corre mandando in campo in due amichevoli di fila lo stesso giocatore da titolare. Possibile che non si possa usare un po' di buon senso ed evitare rischi inutili? Era così determinante mettere in campo due volte Hien dall'inizio?
Si potrebbe obiettare che le Nazionali hanno poco tempo per allenarsi, che contano tutte le partite e che ogni convocazione va vista con rispetto e come un'opportunità. Tutto vero. Ma una squadra di club che ritrova un suo titolarissimo agli allenamenti solo il mercoledì o addirittura il giovedì con 170' nelle gambe dopo aver giocato due amichevoli non ha certo dei vantaggi. E con un minimo di buon senso in più si sarebbe potuto tenerne conto.
Davvero interessante...