Brescianini, quando i numeri raccontano che i giocatori preziosi sono spesso nascosti
Con 35 presenze stagionali, per la maggior parte da subentrante, il ragazzo arrivato in estate dal Frosinone si è confermato importantissimo

di Fabio Gennari
Marco Brescianini segna un gol ogni 188'. Di fatto, quindi, uno ogni due partite. Ci è riuscito nelle 35 presenze finora collezionate, di cui appena sette da titolare.
Parliamo di uno di quei giocatori che non ha il posto fisso dall'inizio in una compagine che gioca ad alti livelli come l'Atalanta, ma che viene spesso (anzi, molto spesso) scelto dal mister anche in posizioni diverse sul campo. Un ragazzo di enorme disponibilità, un jolly prezioso che è arrivato a Bergamo in punta di piedi e che lavora ogni giorno come se dovesse preparare la finale di Champions.
Le sue prestazioni raccontano di ingressi in campo sempre con il piglio giusto. Ci mette cuore e grinta anche se gioca pochi minuti. A Monza la gara era abbondantemente finita, eppure su quel cross di Bellanova prima ha cercato il gol di testa poi, sul tocco di Pasalic, ha insaccato sotto la traversa un pallone che contava poco per il risultato, ma tanto, tantissimo per ribadire al mondo atalantino che Marco Brescianini c'è. Dove serve, quando serve e per quanto è nelle sue doti, nelle sue qualità. Che, si badi bene, ci sono eccome.
Nelle sue statistiche stagionali ci sono anche due assist e sono quelli serviti a Como, negli ultimi 35 minuti di gara. Entrato sull'1-0 per i lariani, con la squadra orobica un po' impantanata in una gara complicata sul piano tattico. Brescianini si è piazzato a sinistra e ha servito i palloni decisivi a Retegui, che ha segnato una doppietta. Due assist per due gol da tre punti.