Nuovo ordine

Carnesecchi protagonista, Musso ai saluti e Rui Patricio in arrivo: girandola tra i pali

Cambiamento in vista, sia di uomini che di gerarchie, in porta per la Dea: il titolare indiscusso ora sarà il romagnolo, con il portoghese al posto dell'argentino

Carnesecchi protagonista, Musso ai saluti e Rui Patricio in arrivo: girandola tra i pali
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di Fabio Gennari

La questione portieri, in casa Atalanta, si sta risolvendo. Non più due potenziali titolari, ma ruoli e gerarchie ben definite. Come ha sottolineato e chiesto Gasperini fin dalla passata stagione e nonostante la convivenza tra Musso e Carnesecchi abbia portato l'Atalanta dove non era mai arrivata prima nella storia. Ovvero, alla vittoria dell'Europa League.

Juan Musso è ai saluti, al momento virtuali, se si pensa a quelli che arriveranno nelle prossime ore e per i quali comunque c'è stato un anticipo "dal vivo" sul campo di Torino: durante il riscaldamento, il numero 1 argentino ha fatto ampi gesti battendosi anche la mano sul cuore per un congedo ormai inevitabile.

Andrà all'Atletico Madrid per 1,5 milioni di prestito con riscatto obbligatorio a 7 milioni. Operazione economicamente molto buona, ma tecnicamente non andiamo di certo verso un miglioramento in senso assoluto: resta Carnesecchi come titolarissimo e alle sue spalle arriva l'ex Roma Rui Patricio. Classe 1988, svincolato, il portoghese - che è sbarcato ieri sera (25 agosto) a Milano e oggi si sottoporrà alle visite mediche - ha sei anni in più di Musso e sarà dichiaratamente il secondo. La speranza è che, quando verrà chiamato in causa, il portoghese possa fare la differenza come è successo con l'argentino in diverse occasioni.

Tutta questa situazione vede Carnesecchi fare un balzo deciso verso l'alto: il classe 2000 romagnolo diventa così il titolare in campionato e Champions dell'Atalanta campione d'Europa League. Mica male per uno che l'anno scorso ha osservato il compagno protagonista in giro per il continente. Le risposte arrivate da Torino sono comunque molto importanti, Carnesecchi ha sfoderato ottimi interventi e se il punteggio per il Torino è stato contenuto è anche e soprattutto merito suo. A 24 anni, è arrivato il suo momento: per il numero 29 nato a Rimini un grande orgoglio, ma anche una grande responsabilità.

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