Caro Zaniolo, cambia atteggiamento: gli esempi sono nel gruppo, Bergamo è speciale
Il numero 10 arrivato in estate ancora non incide come vorrebbe. E dopo Venezia, il mister lo ha messo in guardia: «Ci aspettiamo di più»
di Fabio Gennari
L'atteggiamento, all'ombra di Città Alta, non è mai un dettaglio. Perché i lustrini e le pailettes degli ultimi anni non cancellano quello che anima quanto è scritto sul colletto: «La maglia sudata sempre». Quella frase è un punto di partenza, per tutti. Chi ha mezzi può andare oltre, chi non ne ha di eccezionali resta nel cuore e nei cori di chi sostiene a prescindere dal risultato per come si pone, per quello che lascia in campo. Come Retegui.
Con lo Shakhtar e contro il Genoa, negli spezzoni giocati, Zaniolo aveva convinto. Non si parla di gol e assist, anche se forse una giocata "da tabellino" forse lo aiuterebbe tantissimo, ma di come si pone in campo.
A Venezia, invece, Gasperini più volte lo ha incitato chiedendogli di stare in piedi. Lui ha provato a rendersi utile, ma in diversi momenti ha sbuffato, contrariato, per quello che non stava avvenendo in campo. Il suo incedere raccontava un "vorrei ma non riesco" che in questo momento sembra la colonna sonora delle sue partite.
A livello di possibilità avute, i numeri parlano di quattro spezzoni in campionato e due in Champions. Non tanto, ma nemmeno troppo poco. Nessuna maglia da titolare, è vero, ma ci sono stati anche alcuni infortuni. «Ci aspettiamo di più», ha detto di lui Gasperini. E non si può che passare dal lavoro per ottenere quel "di più". Prima di guardare al risultato, prima di fermarsi ai numeri, Zaniolo dovrebbe cercare di essere più positivo e propositivo in campo, più sorridente e sereno.
Le qualità non mancano, aspettarle mentre si osserva un giocatore che suda la maglia lottando con i compagni rende tutto molto più semplice.
ho visto allo stadio da vicino il trattamento riservato a Bellanova dal Gasp dopo essere caduto per un calcione. Lo ha "invitato" ad alzarsi e riprendere a correre, ed è quello che ha ribadito ieri in linea generale ma rispondendo alla domanda su Zaniolo. Lui sa benissimo distinguere se uno si fa male o approfitta dell'episodio per rifiatare. Ora Bellanova, che pare abbia capito l'antifona, continua a correre come se qualcuno gli versasse addosso olio bollente e Zaniolo che è uno intelligente credo che avrà modo per capire il metodo di tempratura Gasperini & co.
abbiamo la fortuna di avere un allenatore che sa tenere la barra a dritta senza farsi influenzare da nessuno,questo è un valore aggiunto alla professionalità e competenza che ha sempre dimostrato,ricordiamoci che tanti giocatori senza GASPERINI sono finiti nel dimenticatoio