Tornano "Chei de la Coriera" Prima trasferta dopo 5 mesi

Tornano "Chei de la Coriera" Prima trasferta dopo 5 mesi
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Ben 195 giorni dopo, “Chei de la Coriera” e il Centro di Coordinamento Amici dell’Atalanta tornano a seguire la Dea in trasferta con dei bus organizzati. Siamo nel momento decisivo della stagione, dopo il 2-2 strappato sul filo di lana all’Empoli la squadra di Reja scenderà in Romagna mercoledì sera (fischio d’inizio alle 20.45) per affrontare la formazione bianconera con ben 8 punti di vantaggio. E finalmente ci sarà anche il sostegno di un buon numero di tifosi bergamaschi: previsti almeno 250 unità. L’ultima volta che sono stati organizzati bus per una trasferta della Dea era sabato 8 novembre 2014. I nerazzurri erano impegnati sul terreno di gioco del Sassuolo e al termine di una gara molto tirata il risultato di 0-0 lasciò un grosso amaro in bocca. Soprattutto perché, negli ultimi minuti, Raimondi colpì un palo clamoroso strozzando in gola la gioia della rete a tutti i presenti nel settore ospiti.

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Da Empoli a Parma. Ma dopo quella trasferta in terra emiliana ci fu Atalanta-Roma e, dopo il fischio finale, successe di tutto. Per i disordini intervenne direttamente il Ministero dell’Interno bloccando le trasferte per 3 mesi. La decisione apparve subito esagerata. È noto che gli ultras dell’Atalanta non hanno la tessera del tifoso e non seguono così la squadra lontano da Bergamo, ma il provvedimento andava a colpire duramente quei tifosi che invece la “Dea Card” l'avevano sottoscritta e si erano adeguati alle richieste del Ministero stesso in tema di sicurezza. La decisione impedì dunque di seguire la squadra nelle partite esterno contro Empoli, Lazio, Genoa, Milan, Verona, Fiorentina (in campionato e in Coppa Italia) e Juventus, riaprendo i cancelli per la sfida al Tardini di Parma contro la formazione ducale, domenica 8 marzo 2015. Dopo tre mesi di divieto e otto gare senza possibilità di andare a vedere l’Atalanta allo stadio, proprio la settimana della sfida contro i Ducali fu caratterizzata da continue incertezze in merito alla disputa della partita. Gli organizzatori furono costretti a rinunciare ai bus e chi riuscì ad organizzarsi partì in autonomia con gli amici.

Tre bus a Cesena. Dopo la sfida di Parma, Reja e i suoi uomini sono scesi in campo contro il Napoli e la Roma (trasferte logisticamente molto complesse da organizzare) ma ora che il calendario mette di fronte la Dea al Cesena la risposta del pubblico è stata molto positiva. Nonostante il giorno feriale e la distanza, sono tre i bus di tifosi organizzati. “Chei de la Coriera”, gruppo di amici nato sul web in collaborazione con Atalantini.com capitanato da Alessandro “Lissa” e Marco, sono partiti con un solo mezzo prenotato ma ben presto hanno dovuto allargare gli orizzonti e bloccare un secondo mezzo. Sono oltre 90 i tifosi già iscritti, restano pochissimi posti con partenza da Tribulina di Gavarno (ore 14.30) e Bergamo (ore 15) alla volta della Romagna. Il Centro di Coordinamento Club Amici dell’Atalanta, grazie alla preziosa collaborazione di Elisa delle “Tigri di Parre”, ha organizzato un bus da 54 posti che è esaurito da alcuni giorni e che lascerà la nostra provincia alle 14.30 (partenza da Parre, Val Seriana, alle 14 e tappa a Bergamo prima di imboccare la A4) per far rientro in piena notte dopo la sfida del Manuzzi.

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Voglia d’impresa. «La risposta della gente è stata smorzata solo dal fatto che si gioca di mercoledì sera - racconta Lissa di “Chei de la Coriera” -, altrimenti sono sicuro che saremmo almeno una quarantina in più. L’organizzazione come sempre prevede sacchetti merenda, magliette ufficiali da estrarre alla lotteria e tanta voglia di stare assieme. Essendo in settimana diventa complicato organizzare tutto, ma alla fine si fa con grande piacere». Con il solito spirito, uno dei più attivi del gruppo “Chei de la Coriera” racconta l’immediata vigilia degli organizzatori. Il nodo di Bologna costringe ad una partenza con largo anticipo ma l’obiettivo comune è quello di tornare a Bergamo con un risultato positivo. «La sfida è molto importante - chiude il ragazzo di Tribulina -, bisogna tener d’occhio anche il Cagliari, ma credo sia fondamentale non perdere. Il margine di vantaggio è molto buono anche se non eccellente. Di certo rispetto ai sardi attualmente terz’ultimi c’è il vantaggio degli scontri diretti a favore e l’obiettivo minimo è tornare dalla Romagna con un risultato positivo. Pareggio o vittoria che sia».

Sul divano senza amici. «Seguire l’Atalanta sul divano senza gli amici è stato triste, mi sono mancati tutti. Si riparte con tanta voglia di seguire la squadra e di stare assieme», spiega con semplicità Marco, che per ogni trasferta mette tempo e passione al servizio di chi vuole seguire la Dea con i torpedoni organizzati. Anche per lui, la sorpresa nel vedere circa 90 tifosi rispondere alla grande è stata forte. Ma con “Chei de la Coriera” ormai si va sul sicuro. «Il copione ormai è collaudato - spiega - , abbiamo tante risposte positive e sinceramente non mi aspettavo di arrivare ad un numero simile giocando in settimana e così lontano da Bergamo. Credo che per l’Atalanta sarà molto importante mantenere le distanze sul Cesena e gli scontri diretti a favore: il finale di stagione è sempre zeppo di risultati a sorpresa e quindi serve massima attenzione».

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Ritorno alle 3, lavoro alle 6. Anche Elisa delle “Tigri di Parre” è d’accordo con l’importanza della sfida. «Tutti speriamo che questa sia la trasferta dell’anno - racconta - perché vincere significherebbe chiudere in anticipo la salvezza dopo una stagione tribolata. E se anche non sarà così noi saremo lì pronti a sostenere i ragazzi e aspettando come sempre il saluto della squadra a fine partita. Lo spirito e l’entusiasmo sono quelli di sempre: andiamo a Cesena per vincere, noi ci crediamo». Sperando di tornare in nottata a Bergamo con qualcosa di gioioso da raccontare. «Ci sono diversi tifosi che parteciperanno consapevoli del fatto che il ritorno alla base è previsto intorno alle 3 del mattino: chi alle 6 dovrà alzarsi per andare a lavorare avrà pochissimo tempo per dormire. Speriamo possa farlo con il sorriso sulle labbra».

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