Cigarini parla da leader: 50 punti? Un fallimento

Cigarini parla da leader: 50 punti? Un fallimento
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«Dobbiamo sempre pensare di migliorarci, la società si è mossa molto bene sul mercato e credo che si debba puntare a fare di più. Per un periodo abbiamo sognato, è stato grandioso. Abbiamo fatto 50 punti l’anno scorso? Benissimo, dovessimo fermarci ancora a 50 sarebbe un fallimento, cerchiamo di fare qualcosa di più importante».

Parla da leader, anche se dice di non sentirsi tale. «È la considerazione del gruppo la cosa più importante». Eppure Luca Cigarini, cervello del centrocampo nerazzurro, quando si siede dietro al bancone delle interviste non è mai banale. Scandisce le risposte, pesa i concetti, risponde sempre con grande tranquillità. E non si tira mai indietro, nemmeno quando le domande sono scomode.

«Dualismo con Baselli? Credo che ci sia concorrenza. Una sana concorrenza. Quando gioca lui e sono fuori io so che dietro c’è qualcuno pronto ad entrare. Quando gioco io e lui va in panchina, stesso discorso. La verità è che l’Atalanta ha costruito in tutti i reparti una rosa zeppa di alternative di ottimo livello. Questo è merito della società, bisogna sottolinearlo».

 

 

Il mercato ha riservato per lui tantissime emozioni. Prima il riscatto dal Napoli a poche ore dalla presentazione delle buste, poi una grande preparazione estiva con tante prestazioni da leader e, infine, le parole del presidente che lo ha tolto dal mercato due giorni prima della scadenza. A chi gli chiede se ha mai avuto davvero la sensazione di poter andare via, il Ciga risponde così: «Sinceramente sì, in alcuni momenti l’ho pensato. L’Atalanta doveva vendere, il Sassuolo mi voleva e quindi ho creduto che ci fossero le condizioni. Fortunatamente ora sono tutto dell’Atalanta e penso solo a fare il meglio».

Sempre in tema di mercato, ecco cosa pensa delle partenze di Consigli e Bonaventura. «Sono rimasto stupito del fatto che nessuno fino all’ultimo giorno ha accelerato per Bonaventura, molto meno mi stupiscono le parole di Inzaghi che lo ha definito un campione. L’ho visto crescere in questi anni e credo che sia davvero un giocatore importante».

Domenica si va a Cagliari, la squadra di Zeman gioca in modo molto particolare e, pur con tutte le cautele del caso, il numero 21 nerazzurro suona la carica. «Il Cagliari davanti ha 3 o 4 giocatori molto bravi, sappiamo bene che Zeman prepara le gare all’attacco, ma anche noi stiamo lavorando su quello per mettere in campo le contromisure adatte a far male alla loro difesa». La chiusura di Cigarini riguarda il fioretto per la nuova stagione: «Meno ammonizioni? Diciamo meno cartellini rossi, meglio ancora!».

 

 

 

 

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