Missione compiuta

Cinque cose su Atalanta-Genoa 4-0 (di Coppa Italia): la vecchia guardia ci regala la Juve nei quarti

Gara di personalità, rotazioni controllate e successo firmato dai gol di Djimsiti, de Roon, Pasalic e Ahanor nel finale

Cinque cose su Atalanta-Genoa 4-0 (di Coppa Italia): la vecchia guardia ci regala la Juve nei quarti

Quattro gol, due pali e tante occasioni create contro un Genoa rimasto in dieci già nel primo tempo e che non è mai arrivato dalle parti di Sportiello. La Dea conquista il passaggio del turno di Coppa Italia con il piglio dei giorni migliori e si prende un’altra bella dose di autostima molto, molto importante.

Coppa Italia il mercoledì alle 15: davvero senza senso

Bisogna essere molto chiari: la partita di Coppa Italia alle 15 di un mercoledì non ha nessun senso. Né per i tifosi allo stadio, costretti, per partecipare, a prendere permessi e ferie dal lavoro, né per chi si mette davanti alla tv. Anzi, nemmeno per le tv, perché un “prodotto” senza appeal e piazzato in una fascia oraria in cui te la giochi con Uomini & Donne e Forum è complicatissimo da “vendere”. Un autogol senza senso, sottolineato da uno striscione in Pisani: «“La partita alle tre!!!”: Lega Calcio, non era questo che intendevamo!». Alla fine, alla New Balance Arena sono stati 11.651 gli spettatori: fin tanti.

Solo cinque cambi per Palladino dall’inizio

Cinque cambi su undici giocatori in distinta: turnover ragionato per Palladino, con il ritorno dall’inizio di Kolasinac. La linea di mezzo, invece, è quella che spesso ha giocato titolare nella fase iniziale della stagione: Pasalic e Zalewski insieme a de Roon e Bellanova. In avanti, oltre a Scamacca, dentro Sulemana al fianco di De Ketelaere.

Una prova generale “anti” Coppa d’Africa: quando, a metà mese, Lookman e Kossounou andranno in Marocco per la competizione continentale, toccherà a Kolasinac (o Ahanor) e Sulemana (o Maldini) andare in campo al posto loro.   

Il sorriso di Kolasinac, Samardzic e Krstovic in attesa

Dopo circa 7 mesi, Sead Kolasinac torna in campo da titolare e si rivede il guerriero che tante volte abbiamo ammirato sugli schermi nerazzurri. Dinamico, attento, feroce negli interventi e sempre concentrato. Di contro, almeno in avvio, nessuna maglia da titolare per Samardzic e Krstovic (giocano De Ketelaere e Scamacca), nel nome di una continuità funzionale al risultato che richiede ancora pazienza ai due elementi della rosa.

Il tecnico della Dea lo aveva detto: in questo filotto di partite ci sarà bisogno di tutti, ma anche di continuità. È chiaro però che più passa il tempo (e di conseguenza le partite) con tante panchine e poco campo e più diventa difficile per le seconde linee avere fiducia. Devono tenere botta.

Pratica archiviata già nel primo tempo

A parte una mini-sbavatura di Hien in avvio (dopo 23 secondi, salva tutto Kolasinac con la collaborazione di Sportiello), l’Atalanta nel primo tempo è in pieno controllo delle operazioni (9 a 1 i tiri totali all’intervallo), con la traversa di Pasalic e il gol di Djimsiti nel giro di un minuto (assist, in entrambe le occasioni, di Zalewski) oltre al clamoroso palo su punizione di Maldini a certificare una superiorità netta e prolungata. Poco dopo la mezz’ora, inoltre, ospiti in 10 per il rosso a Fini (fallo su Bellanova lanciato a rete) e gara ancor più sotto controllo per la formazione nerazzurra, che la chiudono nella ripresa con de Roon, Pasalic e la prima rete nerazzurra di Ahanor.

Terza vittoria di fila: è la prima volta in stagione

Ancora una vittoria, ancora una volta la porta inviolata con quattro reti segnate, due pali colpiti e una superiorità a tratti schiacciante nonostante qualche cambio tra i titolari e contro un Genoa volenteroso e nulla più. Il cammino della Dea continua: dopo l’Eintracht Francoforte in Champions e la Fiorentina in campionato, stavolta la vittima è il Genoa in Coppa Italia. Serviva un successo, è arrivato e in questi momenti il carico di autostima è ancora più pesante. Anche perché è la prima volta in stagione che arrivano tre vittoria di fila. Questa vale la Juventus nei quarti di finale, a Bergamo, il prossimo febbraio.

Atalanta-Genoa 4-0

Reti: 19’ Djimsiti (A), 54’ de Roon (A), 82’ Pasalic (A), 91′ Ahanor (A)

Atalanta (3-4-3): Sportiello; Djimsiti (61’ Brescianini), Hien, Kolasinac (61’ Ahanor); Bellanova (74’ Bernasconi), de Roon, Pasalic, Zalewski; De Ketelaere (61’ Samardzic), Scamacca, Sulemana (21’ Maldini). All. Palladino

Genoa (3-5-2): Siegrist; Norton-Cuffy (78’ Venturino), Otoa, Vasquez; Ellertsson, Frendrup (71’ Onana), Stanciu (71’ Cuenca), Masini, Carboni (46’ Marcandalli); Ekhator (71’ Ekuban), Fini. All. De Rossi

Arbitro: Perri di Roma

Espulsioni: 36’ Fini (G)