Coppa Italia, un'idea alternativa presa dalla pallavolo: perché non farne una per categoria?
Angelo, tifoso atalantino sfegatato, ha pensato a un'idea che magari sembra un po' eccessiva, ma anche accattivante
di Fabio Gennari
L'idea, dopo qualche analisi della nuova formula della Coppa Italia che prevede la partecipazione di 40 squadre di Serie A e Serie B (tagliata fuori la C), è arrivata da un lettore, che via social ha lanciato una proposta interessante. Angelo, questo il suo nome, ha pensato di allineare il calcio alla pallavolo con la creazione di ben tre edizioni parallele della Coppa Italia: una per la Serie A, una per la Serie B e una per la Serie C.
Nel campionato di pallavolo c'è questo tipo di impostazione: le prime otto classificate del girone di andata si affrontano secondo lo schema 1-8, 2-7, 3-6, 4-5 e le sfide dei quarti di finale si disputano in gara secca sul campo della squadra meglio piazzata. Le vincitrici sono poi coinvolte in una "final-four" al termine della stagione. Si tratta di una formula accattivante, che premia il piazzamento di una squadra nella prima parte di stagione rendendo quindi anche più stimolante la competizione.
Partendo da questo schema si possono trovare diversi incastri interessanti: il campo si potrebbe sempre sorteggiare o addirittura giocare in casa della peggio classificata, ma anche, perché no, mettere tutte le squadre nel calderone e fare un sorteggio integrale di campo e avversario. Creando una competizione per ogni Lega si darebbe ancora più identità a tornei come la Serie B e la Serie C, magari associando una promozione a una sfida tra chi vince i play-off e chi ha vinto la Coppa Italia.
Le tre vincitrici della Coppa di Serie A, Serie B e Serie C potrebbero poi giocarsi in un triangolare la Supercoppa Italiana, nel caso ancora più affascinante si può addirittura riservare il posto in Conference League a chi vince questo triangolare. Insomma, lavorando un po' con la fantasia e mutuando qualche idea anche da altri sport ci potrebbero essere proposte interessanti che arrivano anche dai tifosi. Che poi, a ben guardare, sono proprio i tifosi che spesso hanno le idee più innovative.