Cori contro Vlahovic, Gori: «Non sopporto vedere Bergamo sui giornali per queste figuracce»
Il sindaco duro contro gli insulti all'attaccante della Juve: «È razzismo ed è ora di darci un taglio». Ulivieri tira le orecchie a Gasperini
Com'era prevedibile, oggi (lunedì 8 maggio) è stato il giorno delle reazioni. Sia quelle ai cori di stampo razzista indirizzate da alcuni tifosi atalantini allo juventino Vlahovic durante la partita di ieri - con l'arbitro che anche sospeso per un minuto la partita, salvo poi ammonire l'attaccante serbo quando, dopo il gol del definitivo 2-0, ha esultato in «maniera provocatoria» zittendo il pubblico bergamasco -, sia alle parole del mister Gasperini, che nel post partita ha detto: «Vanno condannati, ma il razzismo è una cosa seria, non bisogna fare confusione. Forse in questo caso non dobbiamo urlare al razzismo, ma c'è dell'altro».
Reazione dura del sindaco Gori
Cori contro Stankovic a Roma, contro Lukaku a Torino, contro Vlahovic a Milano e Bergamo. Non sono insulti qualsiasi, è razzismo ed è ora di darci un taglio.
Io poi non sopporto di vedere la mia città sui giornali per figuracce come quella di ieri. Bergamo è altro e merita altro— Giorgio Gori (@giorgio_gori) May 8, 2023
La più rilevante è sicuramente quella del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che su Twitter è stato molto chiaro: «Cori contro Stankovic a Roma, contro Lukaku a Torino, contro Vlahovic a Milano e Bergamo. Non sono insulti qualsiasi, è razzismo ed è ora di darci un taglio. Io poi non sopporto di vedere la mia città sui giornali per figuracce come quella di ieri. Bergamo è altro e merita altro».
Una tirata di orecchie al tecnico nerazzurro è invece arrivata da Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori, che a Radio Anch'Io ha detto: «Quelle di Gasperini sono dichiarazioni fatte a fine partita che hanno destato qualche perplessità, poi se ci ripensa un attimo anche lui probabilmente qualcosa correggerebbe. Probabilmente non ha voluto affrontare la sua tifoseria, non è stata una bella cosa».
Le parole del presidente della Fifa
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino, che su Instagram ha pubblicato una storia nella quale ha scritto: «Nel calcio non c'è posto per il razzismo o qualsiasi altra forma di discriminazione. È assolutamente inaccettabile l'insulto razzista rivolto ieri dai tifosi nei confronti di Dusan Vlahovic durante la partita di Serie A contro l'Atalanta. La Fifa e io siamo al fianco di Dusan Vlahovic, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante a una partita di calcio che abbia subito episodi di razzismo o di qualsiasi altra forma di discriminazione. Le vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili debitamente puniti dalle autorità a ogni livello. Ribadisco inoltre l'appello che ho già lanciato più volte in passato, affinché i tifosi prendano posizione e mettano a tacere i razzisti. Una volta per tutte: no al razzismo. No a qualsiasi forma di discriminazione».