Cosa pensano i tifosi della Dea dei sogni di mercato del Papu

Cosa pensano i tifosi della Dea dei sogni di mercato del Papu
Pubblicato:
Aggiornato:

Qualcuno prova a ragionare dal punto di vista tecnico, altri si dicono delusi e anche un po’ offesi dalla forma più che dalla sostanza; in generale un po’ tutti (a parte poche eccezioni) sono concordi sul fatto che la società Atalanta, in una situazione come questa, non abbia nessuna colpa se entro la fine del mercato dovesse arrivare la cessione. Le parole di Papu Gomez a Sky hanno agitato la vigilia della prima amichevole stagionale in programma oggi (ore 16.30) a Rovetta contro la Rappresentativa Val Seriana. Il numero 10 nerazzurro ha candidamente ammesso che aspetta una chiamata da una grande e i tifosi hanno subito iniziato a discutere della questione sia sui social che sul sito atalantini.com, portale di riferimento su internet.

 

?????????????

 

Tecnicamente parlando, il Papu è imprescindibile. Il primo metro di valutazione di chi ragiona sulla partenza del Papu è la questione tecnica. Nel 3-4-3 di Gasperini, Gomez è fondamentale. Se lasciasse Bergamo, i nerazzurri dovrebbero sostituirlo con un giocatore pronto subito e capace di calarsi al 100% nei meccanismi che il nuovo tecnico sta iniziando a progettare. «Gomez e Cigarini sono i due uomini di maggior qualità che abbiamo in rosa, se partisse uno di loro sarebbe un bel casino» commenta Alessandro di Tribulina. Di lì a poco gli fa eco Marco di Scanzo: «Credo che la presenza del Papu sia imprescindibile, sono consapevole del fatto che se ripetesse un’altra stagione come quella appena conclusa non ci sarebbero dubbi: l’estate prossima Gomez lascerebbe Bergamo. Spero solo che non accada in questa sessione, la società è in una buona situazione economica visto che alcune cessioni hanno sistemato i conti e quindi spero proprio che si possa continuare con il nostro numero 10».

La valutazione di Marco allarga il discorso anche al nuovo compagno di reparto, Paloschi. «Se fai un investimento su un giocatore come Paloschi, considerando gli schemi di Gasperini, è normale che la presenza di uno come Gomez sia potenzialmente decisiva per la propulsione offensiva della squadra. D’Alessandro e Spinazzola, in prospettiva, possono migliorare ma oggi non c’è partita: Gomez è davanti a tutti». Il concetto tecnico-tattico si chiude con il pensiero di Alessandro di Urgnano. Il suo paragone è quasi perfetto: «Gomez oggi vale almeno il 75% del potenziale offensivo dell’Atalanta: credo che in circolazione ci sia solo uno come lui ed è Giaccherini. Detto questo, credo che sia normale per un giocatore pensare e sognare una big. Se arriva la chiamata della vita, chi non andrebbe?».

 

Soccer: Serie A; Atalanta-Carpi

 

Se arriva una big ok, ma non è il Milan. E proprio sulla coda di quest'ultimo pensiero espresso da Alessandro, sono tantissimi i tifosi che ritengono quasi "normali" le parole di Gomez: «Professionalmente, il Papu ha detto una cosa tanto normale quanto sensata – racconta Matteo da Bergamo – e cioè che di fronte ad una chiamata di una big, la sua aspirazione personale è quella di andarci a giocare. Per vedere se è all’altezza di stare in un contesto di livello superiore. Sono parole che possono colpire chi ha a cuore l’Atalanta ma credo che siano condivisibili. Non c’è niente di scandaloso, il ragazzo ha voluto farsi un po’ di pubblicità». L’aspirazione personale, secondo qualcuno, è figlia anche di una realtà come quella atalantina che deve sempre pensare in primis alla salvezza ma, dai commenti su atalantini.com, si capisce chiaramente come il Milan non sia considerata affatto una grande squadra. Anzi. E se proprio dovesse essere quella rossonera la prossima meta dell'argentino, «che almeno ci diano Paletta e Suso a titolo definitivo, Niang in prestito e un po’ di soldini». Come a dire che il Papu ha un valore inestimabile.

Società senza colpe, Gomez ci ha messo la faccia. Uno dei concetti più forti che circola nei commenti dei tifosi è questo: la società non ha colpe, ha fatto tutto il giocatore nonostante un contratto fino al 2020. Abbiamo scritto e sottolineato che ad oggi non ci sono né offerte né richieste ufficiali per Gomez, dal Milan o da altre società non sono arrivate telefonate agli uomini mercato nerazzurri e quindi parliamo di aria fritta. «La società lo ha dichiarato incedibile pochi giorni fa – sottolinea un amico dalla Bassa – quindi certe dichiarazioni mettono Gomez in prima linea: se ci sarà cessione, sarà perché lo ha voluto il giocatore. Di sicuro, però, parole come le sue destabilizzano e a ben guardare si potrebbe anche decidere di cederlo per evitare altri guai». Parecchi commenti su Facebook e sul sito sono sulla stessa lunghezza d’onda: «Adesso ci sarà ancora qualcuno che contesta Percassi perché pensa solo a vendere? Basta leggere, ascoltare e informarsi un attimo per capire come stanno le cose e da dove arrivano le pressioni. Per cui basta dare addosso alla società e soprattutto basta tifare i giocatori: conta solo la maglia e quello che viene messo in campo durante le partite». Qualcuno, vede addirittura Galliani impegnato con l’entourage del giocatore a far pressione su Percassi, ma siamo nel campo della dietrologia.

 

Papu Gomez a OrioCenter

 

Tempi e modi sbagliati. Al ritiro di Rovetta, dagli spalti non sono piovute critiche al giocatore, né i tifosi hanno contestato Gomez. In tribuna ci sono anche i sempre presenti Dafne e Totò, che stanno seguendo da vicino il lavoro della truppa di Gasperini. Sull'affaire Papu il loro pensiero è molto chiaro: «Non siamo arrabbiati – ci spiegano –, ma pensiamo che Gomez abbia sbagliato i tempi e i modi del suo intervento. Dire che aspetta una chiamata di una big significa mancare di rispetto a chi è qui in Val Seriana e lavora sul campo con lui. Noi tifosi sappiamo benissimo che ogni giocatore della Dea, se arrivasse una chiamata importante, difficilmente direbbe di no. Però crediamo che ci sia tempo e modo di dire certe cose. Poteva essere molto più moderato, come è capitato a diversi suoi colleghi in passato, senza dire apertamente che sta aspettando un'offerta: sembra che se ne voglia andare da un momento all’altro. Questa sensazione è diffusa anche tra tanti altri tifosi».

Seguici sui nostri canali