Il cubo di Rubik dell'attacco Chi arriva? Chi resta? Barrow?

Il cubo di Rubik dell'attacco Chi arriva? Chi resta? Barrow?
Pubblicato:

Ma in attacco, l’Atalanta cosa deve fare per migliorare? Sono giorni caldissimi in casa nerazzurra per quanto riguarda le mosse di mercato, i nomi che circolano sono quelli di Defrel della Roma e Soriano del Villareal, con Cristante ormai promesso alla Roma ma guardando a tutto tondo il reparto avanzato della Dea ci sono alcuni dettagli interessanti di cui tenere conto. L’abbondanza, in certe situazioni, non è positiva e allora proviamo ad analizzare la situazione tenendo presente che con il gioco di Gasperini una soluzione si trova sempre.

 

 

Chi c’è e chi potrebbe partire. Ad oggi l’attacco dei nerazzurri è composto da Ilicic, Gomez, Petagna, Cornelius, Cristante e Barrow. I primi due sono incedibili, i due centravanti non sono certi del posto e poi c’è la situazione del centrocampista di San Vito al Tagliamento che ormai sembra definita verso la Roma. Il vero nodo della questione è Barrow: il ragazzo gambiano è già rientrato a casa e non parteciperà con la Primavera alle finali scudetto ma a luglio sarà di sicuro in ritiro con la squadra di Gasperini e su di lui ci sono un sacco di fari puntati. Se parte Cornelius (ci sono Genoa e Bologna sul danese) la coperta è corta e, seguendo radiomercato, nemmeno Petagna è certo al cento per cento di restare. Come muoversi allora? Se prendi un centravanti importante, Barrow rischia di avere pochissimo spazio. Se non lo prendi, rischi che Barrow venga caricato di troppa responsabilità. Se giochi con Ilicic in mezzo perdi imprevedibilità sulle fasce, se il centravanti lo fa il Papu non hai centimetri e potenza. Certo, con il gioco tutto viene sopperito, ma l’obiettivo di ogni estate è migliorare.

Soriano decisivo, Defrel duttile. Dei due nomi che circolano con più insistenza, quello di Roberto Soriano è di sicuro il più interessante. Il cartellino costa molto e anche il discorso ingaggio va ben valutato, ma con lui al posto di Cristante l’Atalanta non subirebbe contraccolpi (può giocare basso o da trequartista, ma anche largo sulla fascia) e resterebbero solo due posti in attacco con molte meno complicanze legate all’abbondanza. Il ragazzo vuole la Dea e questo non è un dettaglio di poco conto. A quel punto, la scelta di Defrel potrebbe anche essere definitiva, con un ulteriore colpo da piazzare più in prospettiva che per l’immediato. Il francese originario della Martinica è molto duttile, può giocare da centravanti di profondità oppure partire largo. È un giocatore importante: la Roma, l’anno scorso, lo ha pagato circa 20 milioni di euro e il suo stipendio è a livello di quello di Gomez, quindi il suo arrivo sarebbe "pesante" per il reparto, soprattutto dal punto di vista tecnico, perché un giocatore così difficilmente lo lasci in panchina.

 

 

Le alternative: prezzi alle stelle. Guardando al mercato, è giusto sottolineare anche come i prezzi siano sostanzialmente alle stelle per i giocatori di maggior interesse con numeri certi e conosciuti. Da Zaza a Kalinic, passando per Belotti, Bas Dost (Sporting Lisbona) o Niang ci sono tanti giocatori con ingaggi alti e prezzi di cartellino molto importanti che vanno valutati sia per la volontà di venire a Bergamo (che non è sempre scontata anche se oggi la Dea è molto appetibile) sia per il loro vero valore. L’Atalanta, in quel ruolo, non può sbagliare e lo ha sottolineato anche il presidente Percassi. Dal punto di vista strettamente tecnico, ci sono operazioni come quelle che porterebbero a elementi come Pavoletti o Destro che hanno tante incognite ma che sono anche decisamente stuzzicanti. Un anno fa il passaggio di Zapata alla Sampdoria sembrava un azzardo a 20 milioni ma i numeri hanno poi confermato che i liguri hanno fatto molto bene. Nonostante questo, la Samp è arrivata dietro alla Dea e quindi a Bergamo tocca fare qualcosa di ancora più importante.