Curva chiusa col Verona, in Morosini niente bandiere e striscioni per solidarietà alla Nord
I gruppi Forever Atalanta e Until the End ritengono ingiusti soprattutto i Daspo emessi nei confronti di alcuni tifosi, provvedimenti definiti «mirati»
Solidarietà ai tifosi della Curva Nord. È questo il messaggio che passa dal comunicato diffuso nella giornata di oggi (19 maggio) dai gruppi nerazzurri Forever Atalanta e Until the End, entrambi di "casa" in Curva Morosini, quella opposta al settore che il giudice sportivo ha deciso di chiudere per la partita di domani contro il Verona in seguito ai cori razzisti contro lo juventino Vlahovic.
Dopo la nota con cui i rappresentanti della Pisani hanno invitato i tifosi che non potranno seguire la partita all'interno dello stadio nel piazzale antistante la Curva Nord, così da poter comunque sostenere la squadra, alla pacifica "protesta" si uniscono dunque anche i tifosi della Morosini, che annunciano come durante la sfida al Verona non verranno sventolate bandiere né esposti striscioni.
Stando ai due comunicati, a infastidire particolarmente i sostenitori dell'Atalanta sono state due cose: la prima è che, per situazioni praticamente identiche avvenute in altri stadi italiani non è stata prevista la stessa punizione (ovvero la chiusura del settore); la seconda sono i Daspo che sono stati emessi dalla Questura contro alcuni tifosi individuati come "colpevoli" dei suddetti cori contro Vlahovic. Diffide che sia la Curva Nord che la Sud definiscono «mirate».
Da sottolineare, comunque, come Forever Atalanta e Until the End, nel loro comunicato, sottolineino anche il fatto che «siamo da sempre contrari a cori che mirano al colore della pelle o all'etnia di una persona. [...] Non giustifichiamo questi particolari cori. Se ne potevano fare molti altri. [...] La chiusura della Curva Nord sarebbe stata già oltremodo sufficiente».