Da Valencia il terzo avviso La Dea è pronta per l’Europa

Altro giro, altra vittoria. Continua a stupire solo chi non la conosce l’Atalanta di Gasperini. Al Mestalla di Valencia i bergamaschi vincono il trofeo Naranja grazie ai gol di Toloi e Palomino (Vezo per il Valencia) e mandano un altro segnale alle concorrenti: nonostante le cessioni, nonostante i tanti volti nuovi e con la pressione di chi ormai non sarà più una sorpresa, l’Atalanta ha tutta l’intenzione di fare un altro grande campionato. Oltre al risultato, certamente sempre da apprezzare ma per ora non decisivo per nessuna classifica, ciò che Gasperini si porta via da Valencia è la consapevolezza che l’Atalanta è una squadra vera. Qualcosa da sistemare c’è ancora, sulle fasce gli automatismi vanno ritrovati senza Conti e Spinazzola, ma lo spirito e la voglia di controllare sempre il gioco sono stati ancora una volta da grande squadra e la vittoria è ampiamente meritata.
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A Valencia Gasperini manda in campo quella che ad oggi è la formazione titolare. In difesa Palomino è il vice Caldara, in mezzo tocca a Gosens giocare al posto di uno Spinazzola ormai sul piede di partenza e davanti sono Kurtic e Gomez gli angeli custodi di Petagna. Nel Valencia, il centravanti è il bergamasco Zaza mentre in porta (Neto) e in difesa (Montoya) si rivedono vecchie conoscenze di Juventus e Inter.
Parte forte l’Atalanta sul terreno del Mestalla, il grande impianto del Valencia non mette la minima pressione ai nerazzurri e per tutta la prima frazione di gioco le maglie bianche con il nuovo sponsor Veratour sembrano perfino più numerose rispetto a quelle degli spagnoli. Al 4’ Gomez mette sulla testa di Toloi un calcio d’angolo calibrato ma il brasiliano non trova la porta, al 5’ il tedesco Gosens mette al centro il primo dei tanti cross rasoterra della sua gara ma Kurtic manda sul fondo da posizione irregolare.












La spinta degli orobici è costante, il Valencia non riesce a uscire dai suoi 35 metri e al 10’ è ancora l’Atalanta a sfiorare il vantaggio: pennellata di Gomez, Kurtic in corsa stacca bene ma non è preciso e manda sul fondo. Dopo un errore in uscita su Zaza (12’, recupera tutto Palomino), Toloi torna al gol con la maglia della Dea: è il 13’, Gomez da sinistra scodella perfettamente in mezzo dove il difensore brasiliano arriva puntuale e supera Neto.
La squadra di casa accusa il colpo, la Dea continua a pressare ma il pareggio arriva quasi subito ed è viziato da un fuorigioco abbastanza clamoroso: punizione laterale di Parejo (20’), in due disturbano Berisha che respinge come può prima che Vezo indovini il tap-in da posizione defilata. L’azione andava fermata sul primo tentativo di conclusione del Valencia per la posizione irregolare di chi ha disturbato la visuale di Berisha.
Il pareggio non fiacca la spinta degli orobici, al 25’ Petagna manca la porta con un bel destro da fuori area e il Valencia solo al 32’ riesce a impensierire davvero Berisha prima con Zaza e poi con un tap-in di Rodrigo fermato da Masiello quasi sulla linea. Nel finale di tempo, annullato per fuorigioco un bel gol di Gaya (37’) prima del destro di Gomez da buona posizione che termina a centro porta senza grossi problemi per Neto (44’).








Ad inizio ripresa la squadra di Gasperini sbanda un paio di volte in maniera pesante, al 46’ Palomino e Masiello non si capiscono lasciando a Rodrigo il campo aperto senza tuttavia particolari pericoli mentre tra il 49’ e il 51’ per due volte si vede Cancelo sprintare nemmeno fosse Bolt, per fortuna senza precisione al momento della conclusione. La gara rimane apertissima con Gomez (55’ ) e Zaza (rovesciata al 57’) protagonisti al tiro ma dopo un’altra bella conclusione di Cancelo (60’, sinistro fuori di pochissimo) è la Dea a passare definitivamente in vantaggio.
Gomez al 65’ apre per Hateboer che non trova lo specchio della porta, sul proseguimento dell’azione il numero 10 della Dea costringe Domenech alla deviazione in angolo sul destro a giro che sfiora il palo ma sugli sviluppi del corner l’estremo del Valencia non può nulla quando Palomino in piena area trova il tocco mancino decisivo e porta in vantaggio i suoi. Dopo una girandola di cambi e qualche buona ripartenza dei padroni di casa, il direttore di gara Juan Martinez concede tre minuti di recupero e al fischio finale il cielo sopra il Mestalla è completamente nerazzurro.
Valencia-Atalanta 1-2
Reti: 13’ Toloi (A), 20’ Vezo (V), 65’ Palomino (A)
Valencia (4-4-2): Neto (46’ Domenech), Montoya, Vezo, Jimenez (75’ Abdennour), Gaya (75’ Latorre), Cancelo (75’ Nacho Vidal), Medran (75’ Maksimovic), Parejo, Soler (75’ Nacho Gil), Zaza (60’ Mina), Rodrigo (83’ Nando). All. Toral
Atalanta (3-4-3): Berisha, Toloi, Palomino (67’ Mancini), Masiello, Hateboer, Cristante (73’ Ilicic), Freuler (76’ Schmidt), Gosens (46’ Castagne), Kurtic (67’ Haas), Petagna (73’ Cornelius), Gomez (83’Orsolini). All. Gasperini
Arbitro: Juan Martinez (Barbero, Miguel Martinez; IV Garcelan)
Ammoniti: 42’ Toloi (A), 86’ Cornelius (A)