Davanti a Carnesecchi, la difesa è un blocco unico: 5 gare su 14 senza gol subiti
La squadra di Gasperini sta portando avanti una fase difensiva davvero da applausi e in campo i risultati si vedono
di Fabio Gennari
Quando non puoi fare subito gol, la prima regola è semplice: tenere a zero l'avversario e continuare a provarci. L'Atalanta, sul campo della Roma, ha ottenuto il quinto "clean sheet" stagionale in campionato su 14 gare giocate, un percorso importante che per qualche mezza disattenzione non è stato ancora più importante (contro Genoa e Verona, ad esempio, si poteva chiudere con la porta inviolata) e che garantisce grande fiducia nel cammino del torneo: la differenza reti, a oggi, dice +20 (36 gol fatti, 16 subiti).
Certi risultati li ottieni se sei solido davanti al portiere (e Carnesecchi, quando c'è da parare, continua a parare bene). Chi scende in campo gioca in squadra, di reparto, e gioca bene.
A Roma, Hien si è distinto per rendimento, ma anche Kossounou e Kolasinac si sono ben disimpegnati: l'ivoriano è uscito per crampi (al suo posto Djimsiti), mentre il bosniaco dopo Berna si è confermato protagonista assoluto e merita tanti applausi. Considerando che Scalvini sta sempre meglio, le scelte in difesa aumentano in modo considerevole.
A Roma, Gasperini ha ritrovato anche la diga formata da de Roon ed Ederson. L'olandese in particolare si è messo in mostra con il gol, ma è nella prestazione che ha confermato di essere un pilastro della squadra: il cento per cento dei minuti ufficiali continua a essere un suo marchio di fabbrica. Anche se stanco e in diffida, lui continua a giocare. L'Atalanta è forte ma, prima di tutto, è estremamente solida. Una solidità che fa sentire tutti ancora più tranquilli, alla ricerca del successo.