De Ketelaere contro il Bruges: all'andata poco incisivo, adesso deve trascinare la Dea
Il numero 17 belga, molto atteso anche all'andata, domani sera (18 febbraio) dovrà essere uno dei trascinatori del gruppo che cerca il passaggio del turno

di Fabio Gennari
Nelle grandi partite, i grandi giocatori devono fare la differenza. Perché così funziona nel mondo del calcio, soprattutto se il palcoscenico è quello della Champions League.
Charles De Ketelaere è un giocatore di quel livello lì, ha quelle doti e deve giocare una partita importante, come fanno quelli in cui nelle notti europee diventano stelle. Si confermano stelle. Domani sera (18 febbraio) c'è bisogno di vedere al meglio un ragazzo le cui doti non sono minimamente in discussione e che, semplicemente, tutta Bergamo spera davvero possa essere decisivo.
A Bruges, la scorsa settimana, il ragazzo si è visto solo a intermittenza. Certo, nel gol di Pasalic e in un paio di circostanze nelle ripresa (l'occasione di Samardzic e il mancino messo in angolo da Mignolet) il ragazzo ha dimostrato quello che sa fare, ma nell'arco dei novanta minuti sono state più le pause che altro. La sfida di ritorno dovrà essere una partita diversa, più "piena" di cose che il ragazzo è ampiamente in grado di mettere in campo e che, contro il suo passato, ci si aspetta di vedere.
Quello che più pesa, probabilmente, è la cifra tecnica di De Ketelaere. Gli spunti, le idee, la qualità. L'Atalanta porta sempre tanti uomini nell'area avversaria, in quei frangenti però servono elementi che prendano in mano la squadra e la guidino nei momenti decisivi. De Ketelaere, come Lookman e Retegui, è uno dei giocatori che sono gli indiziati numero uno per questo tipo di iniziative. E allora "sota coi fer" Carletto. È il momento di portarci a Lilla o Birmingham.
Speriamo non sia nemmeno quello visto sabato contro il Cagliari