De Roon, Freuler e Koopmeiners: oltre 36 km complessivi per un centrocampo da urlo
Dietro a Thorsby della Sampdoria, i tre atalantini sono quelli con più chilometri percorsi, con una prestazione di alto livello
di Fabio Gennari
Cuore, cervello e polmoni. Il centrocampo dell'Atalanta, nella sfida contro la Sampdoria, ha regalato sprazzi di grande solidità e ha confermato quanto di buono abbiamo già visto e applaudito in passato vedendo all'opera Marten de Roon, Remo Freuler e Teun Koopmeiners: per i due posti da centrale nella linea a quattro davanti alla difesa, Gasperini ha a disposizione tre elementi di alto valore. Con caratteristiche diverse, certo, ma intercambiabili e preziosissimi sia dall'inizio che a gara i corso.
La palma dl migliore contro i blucerchiati se l'è presa l'olandese Koopmeiners. Il numero 7 atalantino è salito a 4 gol in campionato grazie alla doppietta di destro segnata ieri prima su assist di Pessina e poi su quello di Miranchuk. Due stoccate da attaccante aggiunto, due perle in mezzo a un mare di rincorse, appoggi, cambi di gioco e pressione sul portatore di palla a tutto campo che certificano anche una tenuta fisica di alto livello. Vedendolo giocare si ha l'impressione che non accusi mai la fatica, è sempre ben posizionato e gioca da veterano nonostante abbia solo 24 anni.
Vicino a lui, ha fatto un figurone anche lo svizzero Freuler. Ormai il numero 11 di Gasperini non fa più nemmeno notizia quando offre un rendimento così importante, se però si mette anche a fare assist (suo il pallone per Pasalic che ha insaccato il vantaggio) tutto diventa ancora più prezioso. Nelle rotazioni del tecnico dei bergamaschi non ci sono tante occasioni in cui viene fatto rifiatare, soprattutto ora che le partite importanti si susseguono. Lui gioca e non batte ciglio, anche questa è una grande risorsa per il gruppo.
Marten de Roon contro la Sampdoria ha giocato invece in difesa, ma quasi non ce ne si è accorti. In appoggio al centrocampo, con corsa e intelligenza, è arrivato su un sacco di palloni e dopo Atene ha fornito un'altra grande prova sul piano dinamico. In passato, prestazioni così erano la norma, mentre in questa stagione ci sono stati alti e bassi che non avevano sempre convinto. Se tutti e tre i giocatori di mezzo (oltre a Pessina che ha fatto davvero bene) toccano picchi di rendimento simile e offrono una prestazione atletica di simile livello (oltre 12 km a testa percorsi) c'è davvero da essere fiduciosi.