Le pagelle dopo l'Inter

De Roon l'ultimo a mollare, troppi duelli vinti dagli avversari. Ederson, che sciocchezza!

Serata difficile contro una squadra di altissimo livello. Buona prova sul piano agonistico, ma non tutti giocano al meglio

De Roon l'ultimo a mollare, troppi duelli vinti dagli avversari. Ederson, che sciocchezza!
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di Fabio Gennari

Serata difficile per l'Atalanta, contro una squadra molto forte e che nei momenti topici ha aperto e chiuso la contesa.

Carnesecchi 6,5: graziato da Thuram al 7’, è poi bravo a salvare sul tocco in anticipo di Kolasinac, che lo travolge. Sul primo gol dell’Inter sembra un po’ fermo sulla linea, al 64’ invece respinge un destro centrale di Calhanoglu. Nel finale stoppa Frattesi per il tris, ma sul precedente diagonale di Lautaro che vale il raddoppio poteva fare qualcosa in più.

Djimsiti 6: superato dalla palla in verticale di Lautaro per Thuram in avvio (era in marcatura su Carlos Augusto, poi il francese prende il palo), per tutto il resto del primo tempo gioca quasi da centrocampista aggiunto, viste le chiusure in avanti. Esce per il passaggio al 4-2-3-1. (75’ Samardzic 5,5: entra lui e la Dea cambia modulo, ma non trova mai la giocata giusta per fare la differenza in avanti. Ingresso negativo).

Hien 6: Thuram è un brutto cliente e lui soffre su quella palla in verticale, ma fino al riposo è bravo a controllare la situazione. Nella ripresa si ripete, pur soffrendo qualcosa è bravo a non perdere praticamente mai il contatto la partita.

Kolasinac 5: prima beffato da Lautaro che imbecca Thuram, poi grande diagonale a chiudere su Mkhitaryan dopo il palo del francese. Gioca con intelligenza e mestiere, sfruttando al meglio una direzione arbitrale molto “inglese”. In ritardo sul cross di Calhanoglu dalla bandierina che Carlos Augusto insacca, in occasione del 2-0 non libera bene il pallone che poi finisce a Lautaro.

Bellanova 6: duello tutta corsa e ripartenze con Carlos Augusto sulla fascia. Non trova grande spazio, ma chiude alcune situazioni complicate. Proprio il suo avversario diretto segna di testa, anche se lì in mezzo all’area è complicato capire bene quali fossero le marcature. (59’ Ruggeri 6: tiene bene la posizione, cerca di rilanciare in avanti un paio di azioni ma non trova mai lo spunto decisivo).

De Roon 6,5: condizione fisica nuovamente da applausi. Nel primo tempo incrocia Barella, ma non solo, eppure tiene botta, riuscendo anche a rilanciare l’azione. Tra gli ultimi a mollare, prova anche a fare da scudo a Ederson al momento dell'espulsione di quest'ultimo, ma l’applauso all'arbitro del brasiliano non ammette repliche.

Ederson 4,5: stesso discorso fatto per de Roon, lì in mezzo c’è da galoppare parecchio e ha il merito di farlo senza mai fermarsi. Nel secondo tempo cala un po’ fino all’82’, quando, nel giro di pochi secondi, prende due ammonizioni per proteste (la prima) e applauso all’arbitro (la seconda) lasciando i suoi in dieci. Una sciocchezza davvero troppo grave per un calciatore della sua esperienza.

Zappacosta 6: come per Bellanova sulla destra, anche dalla sua parte è tutta una corsa a contrastare Dumfries. Buona prova, cerca anche qualche conclusione ma non trova lo spiraglio giusto per essere davvero pericoloso.

Pasalic 5,5: gran colpo di testa al 18’ con Sommer che alza in angolo, gioca nella zona di Calhanoglu e il suo compito è disturbare la prima fonte di gioco della Dea. Esce dopo un’ora di gioco e la sensazione è che davanti potesse fare qualcosa di più. (59’ De Ketelaere 6: entra bene, frizzante e propositivo. Cerca di arrivare al tiro, si fa vedere e la prova fa ben sperare per il futuro).

Retegui 5,5: primo tempo con tanto lavoro e poche conclusioni nel corpo a corpo continuo con Acerbi. Non trova mai lo spazio per arrivare in modo pericoloso alla conclusione e questo è un demerito. (75’ Maldini 6: nel breve volgere di un quarto d’ora ci mette impegno e pone Samardzic nella condizione migliore per calciare, prima che Acerbi faccia una grande scivolata).

Lookman 6: parte da sinistra, a volte anche larghissimo, venendo poi nel campo a cercare situazioni pericolose. Bel numero con tunnel su Pavard nel finale di primo tempo, ma conclude poi male. Nel secondo tempo è meno pericoloso e nel finale lascia il posto a Brescianini con la Dea in dieci. (84’ Brescianini s.v.).

Gasperini 6: l’Inter è più forte, lui cerca di contrastare a tutto campo gli avversari e la prova non è nemmeno negativa, ma viene sbloccata da un gol che non va preso e chiusa da un’azione con la Dea in dieci e sbilanciata in avanti. Sul rosso a Ederson si lamenta per una decisione esagerata di Massa, ma proteste e applauso sono poco difendibili. E così finisce pure lui anzitempo negli spogliatoi.

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