Dea, ritorno al 4-4-2 con Denis e Pinilla davanti

Dea, ritorno al 4-4-2 con Denis e Pinilla davanti
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La nuova Atalanta ripartirà dal 4-4-2 con Denis e Pinilla in avanti e Maxi esterno di sinistra. Il progetto tecnico di Stefano Colantuono per la seconda parte della stagione 2014/2015, dunque, non prescinde dai due argentini che tanto bene hanno fatto nelle ultime stagioni. Le voci di cessione che li riguardano sono dunque prive di fondamento e, anche se il mercato è sempre in evoluzione e ogni buona offerta verrà sempre valutata (a Bergamo come in ogni altra piazza), le certezze sono molte.

Avanti con il 4-4-2. Il presidente Percassi lo ha sottolineato nell’intervista di Natale concessa a L’Eco di Bergamo: il suo modulo preferito, quello che storicamente ha garantito i migliori risultati a Colantuono, è il 4-4-2. Su BergamoPost abbiamo sottolineato a più riprese lo stesso concetto, seguendo praticamente ogni giorno l’Atalanta con grande attenzione non potevamo che esprimere lo stesso parere a livello tattico e anche Stefano Colantuono si è ormai deciso.

Spazio al modulo più rodato, con un paio di pedine nuove e Papu Gomez di scorta. Pinilla è un giocatore molto bravo nella gestione della palla, funge da punto di riferimento ma ha nelle sue caratteristiche l’appoggio spalle alla porta per far salire i compagni. L’idea è quella di schierarlo vicino a Denis e non al suo posto, l’obiettivo è quello di alleggerire il lavoro del numero 19 argentino e nello stesso tempo aiutarlo a ritrovare la mira giusta negli ultimi 16 metri. Anche perché Denis, nell’anno solare 2014, è stato l’unico giocatore a scendere sempre in campo con l’Atalanta: 37 gare su 37 con 10 gol all’attivo.

Con due punte così in attacco, grande importanza l’avrà Maxi Moralez. Il piccolo argentino è tatticamente molto bravo, partirà da sinistra e taglierà verso il centro. Duttilità e intelligenza sono due delle armi migliori del numero 11 nerazzurro, da quando è tornato in campo a Genova con la Sampdoria le prestazioni sono quasi sempre state molto buone e sono arrivate 3 reti. Alle sue spalle, Dramè e Del Grosso avranno il compito di spingere e mettere al centro cross interessanti e da questo punto di vista la Coppa D’Africa che vedrà impiegato il ghanese non è un grosso problema: se Dramè è atleticamente prorompente, Del Grosso al cross è molto più preciso e per un mese può tranquillamente giocare da titolare.

Il buco è a destra. Ovviamente, resta il buco sulla fascia destra. Per la verità l’interprete giusto ci sarebbe ed è quel Marco D’Alessandro arrivato in estate dalla Roma, ma mai definitivamente sbocciato con Colantuono. Le alternative in rosa sono Spinazzola e Molina ma entrambi sembrano sul punto di partire e quindi tutti i tifosi attendono il nuovo acquisto.

L’identikit ormai è chiarissimo. Destro o mancino che sia, serve un uomo in grado di giocare largo gestendo inserimenti e copertura con Zappacosta. Serve un giocatore pronto subito, che conosca il campionato italiano e che sia avvezzo ad attaccare il terzino creando spazio per le sovrapposizioni ma dando anche linee di passaggio vincenti a Cigarini.

Per una serie di motivi, l’esterno in questione non sembra essere Vargas della Fiorentina. Il giocatore è molto interessante ma si muove principalmente sulla fascia mancina, nel 4-4-2 non gioca da un po’ e quindi i dettagli tattici della nuova Atalanta sembrano metterlo fuori dai giochi. Di altri nomi non ne circolano e questo è un ottimo segnale di come gli obiettivi abbiano i fari dei dirigenti puntati addosso.

A Genova senza Pinilla e Cigarini. Ogni ragionamento sull’assetto che verrà, dovrà però essere rimandato alla gara interna di domenica 11 gennaio contro il Chievo Verona. Alla ripresa, nel giorno dell’Epifania, non ci sarà il nuovo acquisto Mauricio Pinilla. Il numero 51 cileno si allena già a Zingonia, ma sarà tesserato solo dopo la sfida di Marassi: il Genoa non vuole rischiare di iniziare il 2015 con una di quelle beffe (come il gol dell’ex) che è sempre meglio evitare.

Contro la formazione di Gasperini mancherà anche Luca Cigarini, ammonito nella gara contro il Palermo e alla sua quarta giornata di squalifica (su 17 partite) in questa stagione. Con queste due assenze, oltre al difensore Cherubin che ha un problema al polpaccio, la Dea affronterà una delle compagini più in forma del campionato e non è escluso un ultimo ricorso al 4-3-3.

La scelta, in questo caso, potrebbe essere doppia: giocare a specchio puntando a limitare gli avversari con Migliaccio – Baselli – Carmona in mezzo al campo e Maxi con D’Alessandro a supporto di Denis oppure varare subito il 4-4-2 premiando Bianchi dall’inizio vicino al Tanque dopo la bella prova al cospetto dei rosanero e scegliendo Molina largo sulla fascia in attesa del nuovo acquisto?

In attesa di Papu Gomez. Sono giorni importanti in casa Atalanta. Tra mercato e le scelte da ponderare bene in vista della ripresa a Marassi, gli occhi degli addetti ai lavori a Zingonia sono puntati tutti su Papu Gomez. Il fantasista argentino è rimasto a Bergamo durante le festività, si è allenato senza sosta e l’obiettivo è quello di tornare in forma il prima possibile.

Il suo pieno recupero potrebbe creare problemi di abbondanza a Colantuono ma sinceramente, vista la pochezza della propulsione offensiva che abbiamo visto per i primi quattro mesi di campionato, se dovesse accadere sarebbe un aspetto di poco conto. Di certo, un Papu Gomez a pieno regime sarà preziosissimo sia come alternativa a Maxi che dome pedina a gara in corso.

 

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