Dea sprecona, ma in salute. A Bergamo sarà dura, però la finale adesso s'avvicina
di Xavier Jacobelli
A Napoli ha sprecato troppo l’Atalanta che ai punti avrebbe vinto, ma questo è calcio, non pugilato. Alla fine, però, va bene così, perché la Dea e il Napoli si giocheranno la finale il 10 febbraio a Bergamo, anche se non ci sarà Romero che verrà squalificato. Dice bene Remo Freuler, più che mai pilastro del centrocampo di Gasperini: «La squadra è in corsa su tutti e tre i fronti (campionato, Champions e Coppa Italia) e non rinuncia a nulla». Ciò che conta sono i progressi evidenti dei nerazzurri rispetto alla sconfitta patita contro la Lazio, sia sotto l’aspetto del gioco sia per la condizione atletica.
Nelle ultime 16 partite, l’Atalanta ha inanellato 15 risultati positivi, l’unica eccezione è stata proprio la battuta d’arresto accusata contro biancocelesti, peraltro eliminati dal trofeo nazionale quattro giorni prima. Il ritorno di Pessina ha conferito equilibrio all’assetto del centrocampo; Toloi è stato sfortunato nell’occasione in cui avrebbe potuto segnare, ma ha risposto molto bene alla sollecitazione dell’allenatore che l’ha schierato nella posizione di centrocampista aggiunto. Dal 3 gennaio scorso, l’Atalanta gioca ininterrottamente una partita ogni tre giorni; ciononostante, sta reggendo l’urto di un calendario che non le lascia respiro e questo è un altro punto di merito da ascrivere a Gasperini e alla dedizione di un gruppo più che mai coeso.
Nonostante i giorni tormentati e tormentosi vissuti da Gattuso, bersaglio di critiche assurde, ingenerose e improvvide, il Napoli quinto in classifica e con una gara da recuperare, ha confermato il suo valore assoluto: il 10 febbraio, a Bergamo, sarà tutta un’altra partita. Ma questa Atalanta ha a portata di mano la seconda finale nelle ultime tre edizioni della Coppa Italia. Gattuso lo sa e la sua disamina ne ha confermato la proverbiale onestà intellettuale: «Con l’Atalanta non si è mai favoriti, l’Atalanta è una grande squadra, al ritorno sarà durissima. Ci è andata bene, anche perché la difesa a tre che avevamo provato in un solo giorno, ha funzionato».
Lo 0-0 può permettere ai partenopei di puntare a un pareggio con gol per guadagnare la finale. La Dea sarà obbligata a vincere. Per questo, al Gewiss Stadium sarà un bel vedere.