Delirio all'OrioCenter per Pinilla Tifosi in coda due ore prima

Delirio all'OrioCenter per Pinilla Tifosi in coda due ore prima
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Almeno 800 persone in attesa per una fotografia o un autografo, ragazzi e bambini in coda fin dalle 16 quando l’appuntamento era per le 18 e gli ultimi appassionati che lasciano l’Atalanta Store di OrioCenter attorno alle 20.30. Dopo oltre due ore di coda. Quelle che arrivano dal negozio ufficiale della società nerazzurra sono pillole di passione autentica. Bambini vogliosi di farsi autografare la maglietta, ragazzine emozionate per l’incontro con il campione preferito e tantissimo entusiasmo. Il protagonista di tutto questo è Mauricio Pinilla. L’attaccante cileno dell’Atalanta è stato sommerso dalla passione dei tifosi e quando è arrivato a OrioCenter, attorno alle 18.10, l’applauso che è partito è rimbombato tra i negozi circostanti tra lo stupore di passanti e clienti. Prima di lasciarsi andare all’affetto dei tifosi, il numero 51 della Dea ha parlato del suo futuro e del momento che la squadra sta attraversando.

Entusiasmo alle stelle. La risposta dei tifosi bergamaschi a OrioCenter non stupisce affatto il centravanti cileno. «L’entusiasmo che vedete è merito di tutti, non solo mio o di un giocatore in particolare. I tifosi dell’Atalanta, la gente che ama questi colori mi ha accolto benissimo fin dal primo giorno e la carica che ho ricevuto è stata fondamentale per riuscire a fare quello che ho fatto finora. Il mio obiettivo, l’ho sempre detto, è quello di dare una mano alla squadra. Penso di esserci finora riuscito». Domenica Pinilla incrocerà il suo passato più recente: fino allo scorso gennaio indossava la maglia del Genoa con cui ha anche messo a segno le prime tre reti del suo campionato. «Ho massimo rispetto per il Genoa, per i suoi tifosi e per tutta la gente che mi ha accolto benissimo la scorsa estate e mi ha sostenuto fino a gennaio. Adesso però penso all’Atalanta, stiamo facendo una striscia positiva molto importante che vogliamo fortemente prolungare anche nella prossima partita. Fare risultato significa centrare la salvezza aritmetica: è il nostro obiettivo, il nostro sogno. E vogliamo conquistarlo».

 

 

Vittoria e contratto. Dopo i tre punti conquistati a Palermo, la Dea ha bisogno di un solo punto per chiudere i conti salvezza. Pinilla però non vuole fermarsi al minimo necessario e mette nel mirino il bottino grosso. «Domenica mi interessa la vittoria, non darei nulla in particolare per segnare il gol salvezza. È importante fare risultato, se dovessi segnare io deciderò in campo se esultare o meno. Non credo comunque che mi lascerei andare ad esultanze particolari, ho grande rispetto per i miei ex tifosi e per il modo in cui mi hanno fatto vivere l’esperienza genoana». Oltre all’obiettivo di squadra, per Mauricio Pinilla c’è anche un obiettivo personale che con un risultato positivo domenica prossima con il Genoa (o nelle successive due partite) diventerebbe realtà. «È vero, con la salvezza matematica scatta automaticamente il rinnovo per due anni del contratto. Tutto questo mi rende molto felice perché l’esperienza a Bergamo sta andando alla grande. Penso solo a continuare, a dare il massimo per aiutare la squadra e a finire bene il campionato: grazie all’Atalanta è arrivata anche la convocazione nel Cile per la Coppa America. Giocheremo in casa e abbiamo tanta voglia di fare un grande risultato. Per noi e per la nostra gente».

Pinilla a Orio Center
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Pinilla a Orio Center
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Pinilla a Orio Center
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Pinilla a Orio Center
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Il saluto di Zamorano e l’abbraccio della gente. Prima di iniziare il piacevole tour de force con i tifosi, Pinilla ha ricordato la sua recentissima presenza all’inaugurazione dell’Expo di Milano 2015 al fianco di Carmona e di un attaccante cileno del passato che tutti hanno conosciuto: Ivan Zamorano. «Ci siamo visti molto volentieri, mi ha fatto i complimenti per la stagione e per come sto giocando, abbiamo un ottimo rapporto e ci conosciamo da 12-13 anni. Quand’ero piccolo era il mio idolo e nel tempo ho avuto al fortuna di conoscerlo e di diventare amici». L’intervista di Pinilla è durata pochi minuti: maglietta bianca dell’Atalanta e cappello giallo in testa, l’attaccante cileno ha sorriso e firmato autografi ben oltre l’orario previsto.

 

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