Che rompicapo

Col Sassuolo Gasperini dovrà fare delle scelte, ma dietro e in mezzo la coperta è corta

Non sarà semplice mandare in campo una formazione competitiva pensando alla gara di ritorno contro il Lipsia

Col Sassuolo Gasperini dovrà fare delle scelte, ma dietro e in mezzo la coperta è corta
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di Fabio Gennari

In difesa e a centrocampo, Sassuolo-Atalanta in programma domani (10 aprile) alle 15 al Mapei Stadium di Reggio Emilia è un bel rompicapo. Per la sfida contro i neroverdi, il tecnico Gasperini dovrà far delle scelte importanti e viste le assenze e la necessità di gestire le forze evitando guai in vista del ritorno con il Lipsia è dura ipotizzare oggi una formazione che sia vicina alla realtà. La conta degli assenti dice che mancheranno de Roon (squalifica), Freuler e probabilmente anche Toloi, mentre ci sono giocatori come Palomino, Zappacosta e Koopmeiners che stanno giocando molto.

L'ipotesi estrema, per chi si diverte con il turnover assoluto, potrebbe far pensar ad un 3-4-3 con Scalvini, Demiral e Cittadini davanti a Musso (o Sportiello), centrocampo con Maehle, Pessina, Pasalic e Pezzella e attacco formato da Malinovskyi, Boga e Zapata (che però non sembra ancora pronto per una maglia da titolare). Il problema di una formazione così è che le incognite in diverse zone del campo sarebbero molto alte e siccome non si può perdere di vista il campionato (la corsa all'Europa è caldissima) forse è giusto ragionare su quanto Gasp diceva a proposito delle rotazioni.

Spesso il tecnico della Dea ha risparmiato ai suoi porzioni di gara dichiarando che giocare 90' o 45' (ma anche 60') minuti non è la stessa cosa. Anche il modulo è importante e schierandosi, ad esempio, con il 4-2-3-1 visto a Lipsia i problemi potrebbero essere minori in fase di costruzione dell'undici. E allora pensare a una linea a quattro composta da Hateboer, Scalvini, Demiral e Pezzella ha senso; davanti alla difesa potrebbero giocare due tra Pessina, Pasalic e Koopmeiners, mentre in attacco, dove c'è più abbondanza, ecco che ci sarebbe spazio per Malinovskyi, Miranchuk e Boga alle spalle di uno tra Zapata, Muriel oppure addirittura Cisse.

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