Dopo Toloi e Djimsiti, ha rinnovato anche Palomino: segnali di continuità per il futuro
Dopo una stagione molto importante sul piano del rendimento, il numero 6 sudamericano ha prolungato il suo accordo con i bergamaschi
di Fabio Gennari
Non c'erano scadenze vicine, tutti i giocatori della rosa hanno contratti almeno fino al 2024 (comprese anche le opzioni di allungamento a favore della società) e quindi i segnali che arrivano sono da prendere come significativi della voglia della società orobica di mettersi al riparo da qualsiasi rischio di mercato confermando ragazzi che hanno dimostrato di essere una parte importante del gruppo allenato da Gasperini.
Com'è noto, l'Atalanta difficilmente rende noti i rinnovi di contratto, ma nelle ultime ore è circolata con insistenza la voce del prolungamento firmato con Palomino. Il tucumano aveva un accordo fino al 30 giugno 2024 (opzione societaria compresa) e il prolungamento di un anno mette il numero 6 della Dea nella condizione di avere altre tre stagioni piene da disputare con i bergamaschi. Classe 1990, Palomino arriverà a scadenza a 35 anni: anche per lui, come per Toloi (stessa durata), si tratta di un legame quasi a vita con la Dea.
Considerando che anche Djimsiti ha prolungato fino al 30 giugno 2026 (è un classe 1993) e che pare sistemato anche il futuro di Scalvini (classe 2003) con un nuovo contratto, pensando alla Dea che verrà c'è da tenere conto del rientro di Lovato (classe 2000) per un gruppo di difensori già di cinque elementi praticamente sicuri per la prossima stagione. L'unica situazione da monitorare è quella relativa a Demiral, per il quale è giusto fare un discorso a parte.
L'Atalanta riscatterà il classe 1998 di proprietà della Juventus per 22 milioni di euro, il fatto di non disputare la Champions League e l'interesse (già conosciuto) di Real Madrid e Manchester United lasciano aperta qualsiasi porta: il turco è un giocatore importante che con Gasperini (lo ha dichiarato lui) è migliorato molto. Le sirene e gli ingaggi di top club europei potrebbero anche farlo vacillare e la situazione andrà monitorata con attenzione: senza coppe (almeno quella più importante), il rischio di una partenza va sempre messo in conto.