Doppietta di Maldini, ma vince il Parma (2-3). Bergamo saluta commossa Toloi
A Bergamo, in rimonta, la spuntano i ducali dopo il doppio vantaggio nerazzurro. A fine partita, applausi e lacrime per il capitano numero 2

di Fabio Gennari
Una gara bellissima, con un risultato che prima sorride alla Dea e poi la condanna con la sfortunata deviazione di Kossounou e regala al Parma il 3-2 che significa matematica salvezza. La squadra di Gasperini scappa sul 2-0 con Maldini, ma nella ripresa si fa superare da Hainaut e due volte da Ondrejka, per un risultato che poteva essere anche diverso ma che, a questo punto della stagione, contava davvero poco o nulla.
Con lo stadio che spinge e la tripla coreografia in Pisani (bandierine), Rinascimento (cartoncini) e Morosini (bandierone), la partita inizia subito su buoni ritmi e nel primo tempo le squadre vanno al riposo sul 2-0 per l’Atalanta.
La differenza la fanno i gol di Maldini, doppietta nel giro di un minuto: al 32’ (assist di Bellanova) e al 33’ (tocco di Retegui). Il Parma fino a quel momento s'era anche fatto preferire, ma sulla sua strada ha trovato un Carnesecchi miracoloso, soprattutto al 27’, quando ha detto di no a Bonny. Al 29’, però, Suzuki aveva respinto alla grande Retegui per una Dea che ha interpretato al meglio la sfida fin dalle prime battute.
A inizio ripresa - dopo che lo speaker nell’intervallo aveva annunciato che in stagione sono stati quasi 590 mila i tifosi che si sono presentati sugli spalti del Gewiss Stadium per seguire la Dea - qualche cambio e la voglia del Parma di recuperare il risultato cambiano l’inerzia del match.








Al 49’ un malinteso difensivo favorisce il nuovo entrato Hainaut, che accorcia subito le distanze. Al 52’ Sulemana sfiora il tris (personale nelle ultime tre giornate e sul tabellino), ma dopo una bella parata di Suzuki su Retegui (60’) gli ospiti trovano il 2-2 con Ondrejka, che di destro supera Carnesecchi. Dopo un'altra buona occasione per Pellegrino (parata di Carnesecchi al 77’), siparietto della Pisani: prima espone uno striscione con scritto «Gasperini vattene» e, poco dopo, un altro a completarlo con scritto «a rinnovare il contratto».
In pieno recupero, il Parma trova il gol della vittoria ancora con Ondrejka (91’) e la deviazione decisiva di Kossounou, che mette fuori causa Carnesecchi e fa esplodere il settore ospiti. Il Parma si salva, l’Atalanta festeggia la Champions e dopo il fischio finale c’è spazio per il tributo a De Ketelaere (100 partite con l’Atalanta) e, soprattutto, Rafa Toloi, che chiude con un’emozionante passerella la sua avventura decennale a Bergamo.
Atalanta-Parma 2-3
Reti: 32’ e 33’ Maldini (A), 49’ Hainaut (P), 71’ e 91’ Ondrejka (P).
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Ruggeri; Bellanova (72’ Cuadrado), Sulemana (58’ Pasalic), Brescianini (55’ Ederson), Palestra (46’ Posch); De Ketelaere, Retegui, Maldini (46’ Lookman). All. Gasperini.
Parma (4-4-2): Suzuki; Circati, Balogh, Valenti, Delprato; Sohm, Keita (8’ Bernabé), Hernani (46’ Ondrejka), Valeri (46’ Hainaut); Pellegrino, Bonny (87’ Bonny). All. Chivu.
Arbitro: Marinelli di Tivoli.
Ammoniti: 47’ Djimsiti (A), 89’ Balogh (P).