Ecco perché la vittoria con l'Olympiacos può diventare davvero pesantissima
Dopo un'ora di timori, la squadra di Gasperini ha iniziato a mettere sempre più pressione in avanti e il successo finale è meritato
di Fabio Gennari
Il 2-1 in rimonta rifilato ai campioni di Grecia dell'Olympiacos rappresenta una vittoria davvero molto importante per il morale del gruppo e le scelte di Gasperini. Il tecnico degli orobici ha mandato in campo una formazione diversa rispetto a quella che, ad esempio, ha pareggiato con la Juventus domenica scorsa e la scelta va considerata sacrosanta alla luce del momento che vive la squadra sul piano delle assenze e sulla necessità dell'allenatore di centellinare le forze minimizzando i rischi.
In questo momento, ragazzi come Koopmeiners, Freuler e Boga sono imprescindibili, ma non possono giocare sempre. E allora risparmiare loro un tempo schierando Pessina, de Roon e Muriel (tre che sono stati sempre dei cardini della squadra, soprattutto dopo la cessione di Gomez) non è affatto un errore: si chiamano scelte tecniche e vengono fatte pensando anche agli impegni successivi e al fatto che in questa fase bisogna far sentire tutti importanti anche schierando qualche ragazzo magari fuori ruolo.
L'Atalanta nel primo tempo ha chiuso con un gran possesso palla ma senza precisione e qualità a sostenere una manovra troppo lenta e macchinosa. Quando sono entrati Boga e Koopmeiners a inizio ripresa la Dea ha iniziato a giocare meglio, anche grazie a Pasalic falso centravanti, e pure Malinovskyi si è fatto molto più vedere. La pressione, il gol del pareggio e poi quello del 2-1 sono stati tutti momenti che chi era in campo non si dimenticherà di certo e che permetteranno a chi è stato protagonista di sentirsi ancora più importante.
Dopo il gol del 2-1, con mezz'ora da giocare, la Dea non ha rischiato più nulla e anche in questo caso si tratta di un bel segnale. Qualcuno sostiene che l'Olympiacos non vale una squadra da salvezza in Italia, in base a cosa vengono fatte certe affermazioni non si capisce ma di certo parliamo di una squadra con dei valori che la miglior Atalanta avrebbe battuto con più facilità ma che anche l'Atalanta di oggi è riuscita a superare. Con un Djimsiti in versione bomber che nessuno, ma proprio nessuno, poteva mai immaginarsi.