Filotti e fatica, l'Atalanta è abituata: per i nerazzurri giocare tanto non è un problema
Tour de force importante per il gruppo nerazzurro, che non teme, tuttavia, le tante partite in programma nelle prossime settimane
di Fabio Gennari
L'Atalanta, nel mese di gennaio (e un giorno), giocherà sette partite in 21 giorni: Udinese 11 gennaio, tre impegni di fila in casa con Juventus il 14, Napoli il 18 e Sturm Graz il 21, poi a Como il 25, a Barcellona il 29 e in casa con il Torino l'1 febbraio.
Un filotto importante che, con gli impegni successivi, potrebbe arrivare a tredici gare in 43 giorni. Gli ottavi di Coppa Italia con il Bologna si potrebbero giocare il 4 o il 5 febbraio, i successivi appuntamenti in Serie A sono da calendarizzare con anticipi e posticipi, ma si parla di Verona (9 febbraio), Cagliari in casa (16 febbraio) ed Empoli in trasferta (23 febbraio). Se si va ai play-off di Champions, poi, le gare sono in programma 11-12 (andata) e 18-19 (ritorno) febbraio.
Ricordando quanto fatto l'anno scorso, tuttavia, queste lunghe strisce di partite non sono assolutamente impossibili da affrontare. Nella corsa di primavera che ha portato alla finale di Dublino (vinta) e a quella di Roma in Coppa Italia (persa), l'Atalanta ha giocato praticamente ininterrottamente dal 25 febbraio a fine campionato. In mezzo ci fu il dramma di Joe Barone appena prima della sosta di marzo, ma la sostanza non cambia: quando è contato, l'Atalanta c'è stata e ha vinto.
Questa volta ci sono più soluzioni, ma anche partite di più alto livello. Potrebbe essere complicato arrivare così avanti come l'anno scorso nella competizione europea in corso di svolgimento, ma guai a mettere limiti ai sogni. Quindi avanti una partita alla volta, con i giocatori che ci sono ma anche con quelli che potrebbero arrivare.