Finalmente Gasp lo ha detto «La prima scelta è la Dea»

Finalmente Gasp lo ha detto «La prima scelta è la Dea»
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Il passaggio più importante della conferenza stampa post Roma di Gasperini, pensando al futuro dell’Atalanta, è passato quasi inosservato. A due giorni dal pareggio strappato sul campo dei giallorossi, vogliamo tornare su quanto dichiarato dal condottiero di Grugliasco perché nel sabato pasquale, nella pancia dell’Olimpico, il Gasp è stato chiarissimo: vuole restare a Bergamo.

 

 

Cosa ha detto Gasperini in conferenza stampa. Dopo la sfuriata contro L’Eco di Bergamo, il tecnico ha risposto ad un collega di Roma che gli chiedeva dell’interesse dei giallorossi per il futuro. «Sono lusingato – ha risposto sorridendo l’allenatore atalantino -, la Roma è una grande società, ma ho già detto in alcune interviste che non posso fare lo stesso errore di quando andai all’Inter: non si può accettare di essere la terza o quarta alternativa. L’Atalanta e la sua proprietà per me rappresentano una scelta importante. A Bergamo ho la possibilità di continuare a fare qualcosa di molto importante, spero e credo che potremo continuare e prolungare il rapporto con Atalanta con ancora più continuità». Sillaba dopo sillaba, Gian Piero Gasperini ha cementato il suo rapporto con Bergamo, l’Atalanta e la famiglia Percassi rispondendo per la prima volta in modo netto e molto chiaro alla proposta di rinnovo del contratto che gli è stato recapitata qualche settimana fa. E nel ragionamento che ha fatto, ci sono dettagli decisivi. Il tecnico è felice per gli apprezzamenti ma non vuole accettare proposte di chi lo considera una terza scelta. Non è una questione di soldi ma di progetto, quello atalantino è importante e nonostante una scadenza naturale al 2019 Gasperini vuole prolungare. Musica di altissimo livello per chi ama la Dea.

Ma non era una stagione irripetibile? Noi di BergamoPost, più volte abbiamo scritto e detto che il tecnico non aveva nessuna intenzione di lasciare Bergamo. Un po’ lo abbiamo imparato a conoscere, un po’ usiamo la logica e un po’ valutiamo fino in fondo la sua filosofia di calcio. E più ci pensiamo, meno troviamo motivi che possano far pensare ad una partenza di Gasperini da Bergamo. L’Atalanta sta vivendo una stagione fantastica ma non c’è una componente prevalente di fortuna in tutto quello che stiamo vedendo. E la dimostrazione è data dal fatto che a Roma i nerazzurri, per la prima volta in 32 partite, hanno avuto un pizzico di buona sorte. Il progetto che Gasperini sta costruendo giorno dopo giorno si basa su giovani di valore e pedine di livello che si possono inserire anno dopo anno grazie ad un “player-trading” milionario. I bilanci sono a posto, lo scouting funziona e le plusvalenze sono in continuo movimento. Gasperini ama lavorare in questo modo, lui insegna calcio: dategli materiale umano su cui costruire e pian piano i risultati arrivano. Certamente, dal punto di vista numerico, non potrà sempre succedere di avere 60 punti e 50 milioni di cessioni già fatte a un mese dalla fine del torneo, ma rispetto a molte delle avversarie (a parte Juventus, Napoli e Roma) il progetto orobico è destinato a durare nel tempo. Con uno stadio da ristrutturare e una piazza folle d’amore.

Come cambiano le prospettive con il rinnovo. La proprietà nerazzurra, negli anni scorsi, blindò l’allora tecnico Colantuono con un contratto lungo e qualcuno storse il naso per una scelta poco accorta. Arrivò l’esonero, è vero, ma quell’Atalanta era la squadra che doveva prima di tutto salvarsi e restare in Serie A: il mister di San Benedetto non ha mai fallito l’obiettivo ed è stato naturale, per chi ogni giorno lavora cercando di mettere i manager migliori nei ruoli più importanti, dare un segno di continuità. Con il rinnovo di Gasperini da mettere solo nero su bianco, la fase della programmazione viene ancora più accentuata e i programmi di mercato già condivisi potranno andare avanti senza intoppi e con una qualificazione all’Europa sempre più vicina sarà meno complicato convincere i giocatori a vestire la maglia atalantina. Il prolungamento è un segnale importante di fiducia sia dalla società verso il tecnico che viceversa, senza dimenticare i giocatori: se nella prima stagione con Gasperini i risultati sono stati questi, in futuro la conoscenza di metodi di lavoro e necessità della guida tecnica non potranno che migliorare gli automatismi.

 

 

Ora concludiamo l’opera e poi grande festa. A Gasperini, per entrare definitivamente nella storia della Dea dopo appena una stagione e nella speranza che tutti i record vengano presto battuti, manca solo la ciliegina sulla torta: andare in Europa. L’Atalanta è una squadra vera con pochi difetti e tanta qualità sia dal punto di vista tattico che fisico; nelle ultime sei giornate bisogna completare una cavalcata finora entusiasmante con un piazzamento europeo e con i bagordi di Pasqua ancora addosso diciamo una grande verità: questa squadra è più vicina al quarto posto che al sesto. La gara di sabato con il Bologna sarà ancora più importante alla luce di Fiorentina-Inter che si disputerà sempre sabato alle 20.45: in caso di successo con i felsinei, lo scontro tra viola e nerazzurri meneghini potrebbe regalare ulteriori grandi notizie. La Fiorentina deve vincere se vuole restare in corsa per il sesto posto attualmente del Milan (sei lunghezze), l’Inter non può perdere se non vuole staccarsi ancor di più dai cugini rossoneri che domenica ospiteranno l’Empoli, mentre un pareggio taglierebbe fuori entrambe quasi definitivamente.

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