"Di padre in figlio"

Fino al 20 marzo, in edicola col PrimaBergamo, l'emozionante poster per i papà atalantini

In vista della Festa del Papà (19 marzo), un dono speciale che celebra un amore inscindibile e l'amore per i nostri genitori e per la Dea

Fino al 20 marzo, in edicola col PrimaBergamo, l'emozionante poster per i papà atalantini
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L’Atalanta, lo sappiamo bene, è molto più di una semplice squadra di calcio. È sinonimo di territorio e di tradizione. «Un folle amore senza fine», come si canta allo stadio. L’Atalanta è un sentimento che unisce ed è proprio questo legame quello che noi di PrimaBergamo vogliamo onorare e festeggiare in occasione della Festa del Papà del 19 marzo.

In regalo col giornale dal 14 marzo

Da venerdì 14 a giovedì 20 marzo, in regalo con il giornale (fino a esaurimento copie) ecco Di padre in figlio, un poster unico pensato per celebrare un doppio amore: quello per l’Atalanta e quello per i nostri padri, che spesso sono stati coloro che ci hanno “insegnato” anche ad amare la Dea.

Disegnato da Luca Crespolini (su Instagram @atalantacinematic) e realizzato da PrimaBergamo – Gruppo Netweek con il supporto della Scuola Imiberg – Educational partner Atalanta, Di padre in figlio racchiude perfettamente in un’immagine le emozioni che ogni volta la Dea scatena in noi.

Un legame inscindibile

La Corsarola - cuore di Città Alta - di nerazzurro addobbata, un orizzonte splendente e l’unione del passato e del futuro attraverso l’oggi, rappresentato dal genitore con la maglia dell’indimenticato Chicco Pisani e dal figlio con quella invece dell’eroe di Dublino, Ademola Lookman.

Un regalo per tutti i papà, ma anche per noi stessi, da conservare come fosse un piccolo quadro e capace di ricordarci sempre da dove veniamo. La sintesi di una passione profonda, con radici ben salde nel cuore di tanti bergamaschi. Una passione unica, così forte da creare un legame inscindibile tra le persone. Tra le generazioni. Tra genitori e figli. Di padre in figlio.

Commenti
Luciano

Bhe un bel centone di euro l era mey

Francesco Giuseppe

Bello, bravi!

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