Fischi, tifo registrato e timori per il Coronavirus: a Valencia l'Atalanta è stata più forte di tutto
Il video di come la squadra nerazzurra è stata accolta al Mestalla. Poi, nell'impianto vuoto, la grande impresa. Intanto le autorità spagnole si sono finalmente rese conto del pericolo
di Fabio Gennari
L'Atalanta di Gasperini ha fatto una grande impresa nel silenzio del Mestalla. I quattro gol di Ilicic hanno permesso alla Dea di conquistare il passaggio del turno, ma la serata di Valencia è stata decisamente particolare. I cori che si sono sentiti in televisione arrivavano dalla filodiffusione dello stadio e sono stati "trasmessi" in accordo con la Uefa, che ha permesso questo accorgimento alla formazione di casa dato già l'handicap di giocare a porte chiuse. All'esterno dell'impianto, invece, c'erano un bel po' di persone, sebbene alcune delle foto che circolano in queste ore sui social siano in realtà relative a occasioni del passato.
Come mostra il video qui sopra, i tifosi del Valencia si erano dati appuntamento già dalle 19 per accogliere il bus con a bordo la squadra di Celades e quando è toccato al torpedone della Dea raggiungere lo stadio si sono sentiti tantissimi fischi e diversi insulti. Particolare importante: il gruppo nerazzurro ha passato la notte della vigilia in un hotel a poche decine di metri dal Mestalla.
La scelta di far giocare la partita a porte chiuse aveva scatenato forti polemiche a Valencia, in tanti si erano chiesti come mai chiudere lo stadio e non annullare invece le Fallas (feste tradizionali che si svolgono ogni anno in questa zona della Spagna). Pochi minuti prima del fischio d'inizio della sfide, però, è arrivato un comunicato importante da parte delle autorità sanitarie spagnole: i festeggiamenti delle Fallas che hanno portato in piazza centinaia di migliaia di turisti sono stati definitivamente bloccati.