Che spettacolo!

Fuochi d'artificio in quel di Lipsia: finisce 1-1, tutto si deciderà nella bolgia del Gewiss

Le due squadre giocano a viso aperto e chiudono in parità l'andata dei quarti. A decidere, il gran gol di Muriel e l'autorete di Zappacosta

Fuochi d'artificio in quel di Lipsia: finisce 1-1, tutto si deciderà nella bolgia del Gewiss
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di Fabio Gennari

Una partita meravigliosa. Due squadre che potevano entrambe vincere così come perdere, che hanno giocato a viso aperto e che, alla fine, hanno rimandano tutto alla gara di ritorno, in programma giovedì prossimo (14 aprile) nella bolgia del Gewiss Stadium. A Lipsia è finita 1-1 tra i padroni di casa e l’Atalanta, un risultato pazzesco se si considerano le tante occasioni avute da entrambe le parti e deciso dal gol di Muriel e dall’autorete di Zappacosta.

Qualche sorpresa per Gasperini nelle scelte iniziali di formazione. Il tecnico nerazzurro, rispetto alle dichiarazioni della vigilia, manda in panchina Scalvini e piazza de Roon a uomo su Dani Olmo, con Demiral (al rientro) e Palomino a controllare André Silva e Nkunku. Per il resto, la formazione degli orobici è quasi tutta confermata, con Musso in porta, Freuler e Koopmeiners in mezzo e Hateboer e Zappacosta sulle corsie esterne. In avanti, insieme a Muriel e con Pasalic rifinitore, gioca Pessina e non Malinovskyi. In panchina, oltre a Zapata e al numero 18 ucraino, ci sono anche Boga e Miranchuk, scelta che consente a Gasp di cambiare le carte del match durante i novanta minuti anche in base al risultato. Nel Lipsia, l’unica variazione rispetto alla vigilia è Henrics al posto di Simakan, con il tridente composto da Olmo, André Silva e Nkunku pronto a far male soprattutto in ripartenza.

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In avvio di gara, il 4-2-3-1 della Dea è efficace, i padroni di casa non riescono a costruire mai dal basso con Pasalic e Pessina che si muovono sulla stessa linea di Koopmeiners e danno molto fastidio ai tedeschi. Di contro, Muriel da terminale offensivo centrale è subito molto mobile e dopo un paio di azioni per parte è proprio il colombiano a spaccare lo 0-0 con una giocata da campione. Al 17’ i nerazzurri recuperano palla ai 35 metri, da Demiral il fraseggio passa per Zappacosta, che appoggia su Muriel. In quella posizione il colombiano può fare un po’ tutto, decide di piazzare una giocata di quelle che l’anno scorso mostrava quasi ogni settimana: dopo il dribbling verso il centro che taglia fuori Klosterman e Henrichs, il numero 9 spara all’incrocio dei pali un destro perfetto che porta avanti i nerazzurri.

Galvanizzati dal vantaggio, gli ospiti ripartono ancora al 21’ e stavolta Muriel con il mancino difetta un po’ di precisione sparando sul fondo da buona posizione. Il Lipsia è bloccato, la manovra non scorre fluida, ma nella seconda metà della frazione arriva un palo per parte. Al 24’ Pessina (il peggiore del primo tempo per palloni persi) pasticcia in una posizione molto pericolosa, la palla dopo un paio di scambi finisce sul destro di André Silva, che elude l’intervento di Demiral ma spedisce sul palo con Musso ormai tagliato fuori. I bergamaschi rispondono al 45’ con una bella incursione di Pasalic, che scambia sulla sinistra con Freuler e da posizione molto defilata colpisce il palo alla destra di Gulacsi. È il sigillo su un primo tempo giocato con grande intelligenza dalla formazione ospite, che va negli spogliatoi con un vantaggio meritato. Le temute ripartenze del Lipsia, fino al riposo, non si vedono praticamente mai.

Nella ripresa si parte subito con i fuochi d’artificio: Zappacosta di destro impegna Gulacsi al 50’ e al 57’ sale in cattedra il portiere argentino Musso. L’arbitro Oliver assegna un calcio di rigore al Lipsia per fallo di Demiral su Nkunku, dal dischetto si presenta André Silva, che viene però ipnotizzato dall’estremo difensore dei bergamaschi. E sulla ribattuta Musso è ancora più bravo, salvando in tuffo sul colpo di testa a botta quasi sicura di Orban. Il gol del pareggio dei padroni di casa è però solamente rimandato di pochi secondi: su un cross da sinistra, infatti, arriva l’autorete di Zappacosta (59’, deviazione maldestra pressato da Orban). Ma la Dea non si perde d’animo e nel giro di pochi minuti, tra il 64’ e il 69’, crea due grandi occasioni per tornare in vantaggio: prima l’appoggio di Zapata per Scalvini viene messo incredibilmente sopra la traversa dal giovane nerazzurro, poi l’iniziativa personale di Koopmeiners carambola sul palo e sulla testa di Gulacsi spegnendosi in angolo. Nel finale (87’) Szoboszlai colpisce la traversa, mentre in pieno recupero Musso e Demiral (sulla linea) salvano il pareggio.

Tutto si deciderà a Bergamo. E sarà spettacolo, ne siamo certi.

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