Domenica surreale

Gara rinviata, Barone in terapia intensiva e l'unica decisione possibile presa rapidamente

La sfida con i toscani non si è giocata per un grave malore che ha colpito il dg della squadra viola. Giusto non scendere in campo

Gara rinviata, Barone in terapia intensiva e l'unica decisione possibile presa rapidamente
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di Fabio Gennari

Atalanta-Fiorentina si giocherà un'altra volta. Non si è giocata ieri (17 marzo), non nel giorno della sfilata di Mezza Quaresima che ha animato il centro di Bergamo. L'incontro, in programma alle 18, è saltato per il grave malore occorso al dg della Fiorentina, Joe Barone.

Attorno alle 15.30 di ieri, al Devero Hotel di Cavenago, il cuore del dirigente americano della Viola si è fermato per un po'. Le sue condizioni sono critiche, con un intervento chirurgico gli hanno liberato le coronarie e nei prossimi giorni si capirà qualcosa in più.

Ieri allo stadio, intorno alle 16.30, iniziavano a girare le voci del malore. Alle 17, lo speaker dello stadio ha annunciato che la gara era rinviata a data da destinarsi. Senza dire che Barone stava male, semplicemente perché prima di fare annunci ufficiali bisogna capire, sapere, conoscere. Non è un caso che la prima comunicazione ufficiale con scritto che il direttore generale viola, Joe Barone, stava male ed era in ospedale è arrivata alle 22.13. Dopo che la moglie di Barone era arrivata in ospedale. In accordo con la famiglia e la società gigliata.

L'Atalanta, una volta a conoscenza della situazione, non poteva far altro che stare al fianco della Fiorentina. Con un rinvio problematico, ma giusto. Qualcuno ha provato a obiettare che non sempre, in passato, è stata fatta la stessa scelta. Può essere, ma il mondo va avanti e dagli errori si impara. Ieri la Fiorentina ha chiesto e la Lega di A, visto il malore (grave) di un tesserato, ha dato l'ok. Allo stadio i viola non sono mai arrivati, si giocherà un'altra volta e ora non resta che sperare in un miglioramento delle condizioni del dg dei toscani.

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