Gasp è preoccupato: «Ho visto gente senza energie, usciamo male da questa partita»

Il volto con cui Gasperini si presenta ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta per 2-3 contro il Como dice già molto. Le parole con cui commenta il ko fanno il resto. E il tecnico non nasconde certo la preoccupazione per la prestazione dei suoi.

«Sì, sono certamente preoccupato. Abbiamo fatto una buona partita all'inizio, poi ci siamo spenti. Ho visto gente senza energie, loro sono stati più dinamici. I nostri giocatori erano in difficoltà già a fine primo tempo, poi la ripresa iniziata nel peggiore dei modi. Veniamo fuori male da questa partita. Abbiamo fatto tanti cambi anche per conoscere un po' i nuovi, ma non è stata una buona gara».

Sicuramente a lasciare maggiormente perplessi è la fase difensiva dell'Atalanta, attualmente peggior difesa del campionato. Cosa sta mancando? «Varie cose - risponde Gasperini -. In altre partite abbiamo preso gol su palle inattive, ma stasera abbiamo trovato grandi difficoltà a centrocampo e quindi anche difensivamente. Loro arrivavano liberi, veloci e rapidi a scambiare, sono molto tecnici. Non riuscivamo a contrastarli. Erano sottotono con troppi giocatori».

Giustamente viene fatto notare al mister che ha preferito un debuttante come Vlahovic a Zaniolo... E Gasperini sembra quasi voler dribblare la domanda: «Vlahovic è un attaccante centrale, s'è procurato anche il rigore, è stato bravo. Zaniolo, quando sarà pronto, potrà giocare e darà il suo contributo. Aspettiamo che raggiunga una buona condizione».

Tornando infine sui nuovi, stasera hanno giocato dall'inizio Kossounou e Bellanova e poi sono entrati Samardzic e Brescianini. L'impressione è che ci voglia ancora tempo per inserirli nelle rotazioni, ma il tempo è davvero poco. «Stiamo cercando di forzare un po' i tempi, ma lo dobbiamo fare giocando in campionato e Champions. Nel frattempo, dobbiamo avere il meglio da chi rappresenta le nostre certezze, ma stasera quei giocatori sono mancati. Così è più difficile. Ripeto, partita sottotono, ma dobbiamo ripartire dal nostro nucleo, perché è solido, e solo così chi entra può fare bene».