Gasp infuriato, parla Marino: «Non vogliamo si ripeta quanto accaduto la passata stagione»
Il dg sottolinea la posizione della società dopo il rosso a Maehle: «Per episodi del genere l'anno scorso abbiamo perso l'Europa»
Che Gasperini - così come un po' tutti i tifosi - non abbiano preso bene quel rosso (esagerato) a Maehle era chiaro sin da subito. E così, dopo novanta e passa minuti vissuti con il nervoso addosso, il mister ha preferito, in accordo con la società, non presentarsi ai microfoni per commentare la sconfitta contro il Sassuolo. Al suo posto, Umberto Marino, dg dell'Atalanta.
Ovviamente, l'unico argomento di cui si è parlato è stata l'espulsione del terzino nerazzurro alla mezzora circa della partita. «Così non è più calcio - ha esordito Marino -. Se ogni contatto viene analizzato frame su frame al replay, cambia tutto. Oggi abbiamo rivisto i fantasmi della scorsa stagione, quando abbiamo subito dodici, tredici gravi errori che abbiamo pagato caro non arrivando in Europa. E poi, in questi casi, arriva il nervosismo purtroppo».
«La direzione di gara è stata troppo spezzettata, con troppi gialli senza alcuna ragione tecnica - ha continuato il dirigente dell'Atalanta -. La chiamata al Var che ha portato al rosso, poi, mi è parsa eccessiva».
Secondo Marino, in questa partita c'è stato un passo indietro: «Il girone d'andata credo che sia stato affrontato bene dalla classe arbitrale. Il metro di giudizio era buono, si giocava di più. Oggi si è andati indietro invece. Ritengo che Rocchi (il designatore arbitrale, ndr) stia facendo un grande lavoro con tanti ragazzi giovani. Ci sta l'errore, basta che non diventi una costante. Il calcio è anche dinamicità, se si toglie la componente fisica del contatto, allora si perde tanto. Anche rispetto al resto d'Europa».