Gasp, Percassi, Lookman e la dimostrazione che conta solo una cosa: il campo
Rapporti e sorrisi, saluti e dichiarazioni lasciano tutti il tempo che trovano. Mancano dodici partite, il futuro è segnato e conta solo farle bene
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di Fabio Gennari
Gasperini a Dazn: «Futuro? Sono stato già abbastanza chiaro, non ho intenzione di tornarci sopra». Lookman a Sky sul battibecco con Gasperini - dopo qualche secondo di silenzio e la palese volontà di passare oltre -: «Finish?». Luca Percassi, ad di Atalanta, sulle dichiarazioni del tecnico: «Se Gasperini non vuole rinnovare il contratto ce ne faremo una ragione».
Tre spaccati del pomeriggio atalantino, tre momenti in cui i protagonisti hanno parlato per dirci soprattutto una cosa: conta solo il campo. Soprattutto in questo momento.
La settimana è stata particolare, ieri (23 febbraio) si è giocato sul campo dell'Empoli e l'Atalanta ha stravinto. In vetta solo 3 punti separano la Dea dal primo posto e in questo momento tutto il resto non conta. Non porta nulla in più alla causa nerazzurra. Chi vorrebbe una situazione idilliaca, chi sogna la pace in mondovisione, chi pensa che le sfumature siano importanti quanto la sostanza, adesso deve "accontentarsi" della Dea che è in una situazione che non si poteva nemmeno sognare a inizio stagione.
Gasperini e l'Atalanta lavoreranno insieme fino al termine dell'annata sportiva. Poi, a meno di colpi di scena, le strade si divideranno. «Ce ne faremo una ragione», ha detto Luca Percassi in merito alla volontà di non rinnovare del tecnico. Che lo abbiano saputo prima o dopo la conferenza, che sapessero - in società - della volontà del tecnico di chiudere la sua avventura è secondario. Ora è così e lo sanno tutti. Anche il rapporto con Lookman, perché dovrebbe in qualche modo pesare? Quello che conta è che il ragazzo in campo vada con lo spirito giusto, poi se esce salutando e abbracciando o meno Gasperini è un dettaglio.
Ricamare su quel che succede non serve a nulla. Giusto, piuttosto, mettere nel mirino quello che la Dea può fare. Conta poco sapere se tecnico e giocatori vadano a prendere volentieri un caffè insieme. Adesso bisogna tenere duro fino alla fine, per il bene dell'Atalanta. Quindi viva Lookman che segna, viva Gasperini che vince e viva l'Atalanta che è protagonista. Il resto, tutto il resto, è solo gossip.
Non conta solo il campo. Le grandi vittorie si ottengono anche grazie al clima e all'entusiasmo che si crea tra tutte le componenti società, mister, staff, giocatori, tifosi e non grazie alle tensioni nervose, o ai proclami del tipo " siamo tutti professionisti". Dopo Juve e Inter conosceremo il nostro destino. Forza Dea #sempre 🖤💙
Se l'alternativa a Gasp e' Mancini sia fritti
Il più bel commento dopo tutto il can can che hanno fatto le testate sportive . Io penso che il bene della DEA sia la cosa più importante ,ora sotto col campionato ci aspetta un ciclo ostico ma alla nostra portata. Pura de nisù
1) Gasperini è almeno da tre anni che va poi non va. Grande allenatore ma a volte esagera. Bergamo gli ha dato molte soddisfazioni e se ne vuole altre basta che rimanga altrimenti inizierà di nuovo daccapo . 2) Se l'allenatore se ne va Lookman potrebbe restare, ma l'Atalanta gli sta stretta anche a lui. Peccato. 3) Percassi ha portato l'Atalanta fra le big quindi per rimanere tali non è che ogni hanno si debbano vendere i gioielli. Si fa presto a tornare fra le anonime. 4) Ormai anche i tifosi sono abituati bene quindi.... Avanti tutta che lo scudetto è alla nostra portata.
Non bisogna essere amici con i colleghi, l' importante fare il nostro dovere per il bene dell' azienda . In tutte le realtà è così. Poi c è chi resta tutta una vita in una azienda e chi ne fa 9 aa . Sono scelte. A mio modesto parere Gasperini , sta bene a Bergamo e quindi se ha ancora voglia di fare l' allenatore , resta e conviene a tutti .