Parola del Gasp

Gasperini alla vigilia del Genoa: «Facciamo tre punti, non aspettiamo i risultati delle altre»

È carico il tecnico dei nerazzurri, che domani (15 maggio) a Marassi affronteranno la formazione di Ballardini alla ricerca del pass Champions

Gasperini alla vigilia del Genoa: «Facciamo tre punti, non aspettiamo i risultati delle altre»
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di Fabio Gennari

Gian Piero Gasperini è carico. Alla vigilia della partenza per Genova, il tecnico della Dea ha parlato al sito ufficiale nerazzurro mettendo a fuoco l'obiettivo Champions: con la finale di Coppa Italia tra pochi giorni, il rischio distrazioni viene allontanato dal peso dei tre punti in palio a Marassi.

Mister, che risposte ha avuto dal 4-2-3-1 schierato contro il Benevento?

«Ogni partita è diversa, contro il Benevento abbiamo fatto una buona gara e abbiamo giocato anche con una squadra che, pure in svantaggio, è rimasta sempre molto chiusa».

Come stanno Toloi e Muriel?

«Toloi sta bene, oggi proviamo ma ieri ha fatto un allenamento da giocatore ristabilito. Muriel abbiamo ancora qualche problema, la contusione che ha subito non è ancora del tutto rientrata e speriamo che nelle prossime 24 ore possa recuperare del tutto».

A Genova vi giocate il primo match point Champions.

«Sappiamo che dobbiamo fare almeno 3 punti in 2 partite, ci proviamo ovviamente da subito. Speriamo che vada tutto bene. Giocarsi la Champions a Marassi con il Genoa è particolare, nel calcio ogni tanto capita. Nel 2009 con il Genoa arrivammo a pari con la Fiorentina con qualche episodio a sfavore. Chissà come sarebbe stato».

Che rischi ci sono quando si affronta una squadra che si è appena salvata?

«Il campionato di Serie A è complicato. Che sia una squadra con obiettivi o senza, le difficoltà ci sono sempre. Il Genoa è un’ottima squadra, non ho mai pensato che potesse correre dei rischi. Hanno giocatori di valore, in ogni reparto e hanno fatto un girone di ritorno molto buono che gli ha permesso di salvarsi. Hanno spessore. A questo punto della stagione è chiaro che chi ha motivazioni forti come noi ha un livello di concentrazione superiore, questo spesso è determinante ma bisogna comunque stare attenti a cosa accade in campo. Abbiamo appena vissuto esperienza di gare in trasferta condotte per lunghi tratti che poi sono cambiate per un episodio, un doppio giallo o cose simili».

In questo momento così decisivo della stagione, qual è il suo pensiero più ricorrente?

«Credo che la cosa migliore non sia guardare avanti ma solo il presente. Sappiamo l’importanza del traguardo, vogliamo raggiungerlo con le nostre forze senza dover aspettare il risultato degli altri. Avremmo firmato tutti per arrivare a questo punto con questi due obiettivi».

Dica la verità: a inizio stagione cosa si augurava?

«Come sempre i traguardi li abbiamo messi strada facendo, di anno in anno abbiamo cambiato fascia e non siamo più la squadra che si deve salvare anche se il presidente in questo è sempre molto scaramantico. Abbiamo giocato tantissimo, quasi sempre ogni 3 giorni e adesso siamo a quelle contano: i bilanci si faranno dopo».

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