Gasperini chiama, Sportiello risponde e Gollini è all'angolo: porte girevoli alla Dea
Il dodicesimo oggi è l'ex Manchester. Gasperini sta insistendo con il prodotto del vivaio, che sta rispondendo alla grande. Attenzione anche al mercato
di Fabio Gennari
Il tecnico della Dea, in conferenza stampa, era stato molto chiaro: «Il ruolo del portiere è molto importante, vogliamo migliorare. O con Sportiello, o con Gollini oppure con il mercato». Tradotto in parole povere, il condottiero nerazzurro ha detto ai suoi ragazzi che se alzano il rendimento è meglio per tutti, in caso contrario c'è la possibilità che l'Atalanta nella prossima estate torni sul mercato per acquistare un nuovo numero uno.
Dal punto di vista strategico, una simile presa di posizione pubblica alla vigilia della sfida con lo Spezia, è l'ennesimo capolavoro di comunicazione del tecnico di Grugliasco. L'Atalanta ha avuto nuovi innesti in quasi tutti i reparti negli ultimi anni e la crescita è costante. Sotto tutti i punti di vista. In porta ci sono state belle prestazioni del numero 95 di Poggio Renatico, ma anche il prodotto del vivaio nerazzurro si è ben difeso. Allo stesso tempo, sia Gollini che Sportiello qualche errore lo hanno commesso e infatti Gasperini prima li ha alternati e ora li tiene sulla corda.
Il titolare del momento è Marco Sportiello: nelle ultime quattro gare giocate di campionato contro Sampdoria, Crotone, Inter e Spezia, il numero 57 nerazzurro è stato spesso determinante e la squadra ha vinto tre volte perdendo solo a Milano una gara che tutti abbiamo visto. Di piede, di testa, con le braccia e in uscita, così come stando tra i pali, l'estremo difensore nerazzurro ha sempre risposto presente e non ha praticamente colpe sui gol presi. Contro lo Spezia, il salvataggio su Ricci nel primo tempo vale tantissimo perché la squadra è rimasta in gara e ha vinto con merito.
Dal canto suo, Gollini ha giocato come titolare contro il Real Madrid ma dal 24 febbraio è finito in panchina. In questo momento non si tratta di semplice turnover ma di una gerarchia che, nei fatti, è cambiata. Con questo approccio Gasperini vince (non sul campo, ma negli spogliatoi) tre volte: Sportiello gioca meglio per tenere il posto, Gollini si impegna di più per riprendersi il campo e il tecnico fa capire alla società che secondo lui, in mancanza di miglioramenti, lì si può fare qualcosa.