Le parole del mister

Gasperini mette tutti in guardia: «In Champions il livello delle squadre è molto alto»

Il tecnico presenta così la delicata sfida di questa sera, 21 ottobre, contro il Midjylland in Danimarca. Guai a prendere gli avversari sottogamba!

Gasperini mette tutti in guardia: «In Champions il livello delle squadre è molto alto»
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di Fabio Gennari

Alla vigilia di Midtjylland-Atalanta, esordio della Dea nella competizione europea 2020/2021, il tecnico dell'Atalanta Gasperini ha incontrato la stampa nella sala conferenze della MCH Arena. Concetti chiari e tante domande da parte dei giornalisti presenti per una gara piena di significati.

Mister, alla fine a Napoli è risultato decisivo il poco tempo per prepararla...

«Abbiamo perso una gara, motivo in più per provare a fare molto meglio. Ci capita di vincere ed essere felici, altre volte invece perdiamo e riconosciamo la bravura e la forza dell’avversario che ha meritato di vincere. Mettiamo un punto e pensiamo alla prossima».

Appunto, la prossima. È riuscito a preparare al meglio l'esordio in Champions?

«Lo scopriremo sul campo. Abbiamo avuto tre giorni per preparare la gara, una sfida difficile come tutte quelle di Champions. In questa competizione si trovano sempre squadre abituate a vincere, che cercano di fare il gioco per centrare il risultato pieno. C’è qualità, in Europa le partite non sono mai scontate».

L'ultima in Champions l'avete giocata a Lisbona, siete arrivati a un passo dall’impresa. Rispetto a Zagabria, un anno fa, la squadra è più preparata, consapevole, forte, ambiziosa?

«Indubbiamente rispetto all’esordio di Zagabria abbiamo fatto dei passi in avanti. Questa è una competizione importante, c’è un livello molto alto contro tutte le squadre. Per noi questa non è una novità, la partita andrà giocata al meglio per poter fare risultato».

Ormai non siete più una sorpresa, vi conoscono tutti...

«Credo che a questi livelli le squadre ormai si conoscano tutte molto bene. Abbiamo seguito molto il Midtjylland come loro hanno seguito noi, anche se con il Covid-19 non puoi girare per gli stadi. Noi abbiamo le nostre caratteristiche, loro altrettanto, e quando scenderemo in campo penso che non ci saranno sorprese per le due squadre. Abbiamo visto tutte le ultime partite di campionato e quelle di Champions: hanno alternato il 4-3-3 al 4-2-3-1, il gruppo di giocatori è lo stesso con qualche elemento che viene alternato».

Quali sono i punti di forza dei danesi?

«È una squadra che gioca un calcio moderno e aggressivo, pressano molto e sono organizzati. Hanno entusiasmo e intensità, ci sono anche alcuni giocatori di valore che hanno contribuito al successo del campionato: parliamo di una nazione, la Danimarca, che ha una rappresentativa nazionale molto forte. Penso che gli attaccanti siano sempre i più pericolosi. Non parlo solo di Sisto, la nostra priorità è cercare di limitarli per poi fare il nostro gioco e cercare di vincere la partita».

Come sta Ilicic?

«Sta bene, ha bisogno di giocare perché è stato fermo molto. Fisicamente e atleticamente è a un buon livello, giocando può migliorare, ma ormai è un giocatore pienamente recuperato».

La pandemia sta condizionando tutto...

«Sia in campionato che in Champions, la competizione è condizionata dal Covid-19. Io sono tra quelli che spera si continui a giocare, mi piacerebbe avere di nuovo la gente allo stadio ma dipenderà dalla capacità che avremo, in tutto il mondo, di sconfiggere questo virus».

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