Gasperini non cerca alibi: «Stanchezza? No, ci è mancato lo spirito del Cagliari»

di Giambattista Gherardi

Un' Atalanta troppo brutta per essere vera, che dopo l'opaca prestazione di Firenze in Coppa Italia, viene battuta dal Cagliari (dopo essere addirittura passata in vantaggio) al termine di una prestazione priva di intensità. Mister Gasperini, scuro in volto già a bordo campo, in sala stampa non cerca attenuanti.

«È stato bravo il Cagliari - esordisce il tecnico ai microfoni di Dazn -, ha messo uno spirito che noi non siamo stati capaci di eguagliare. Nel finale abbiamo preso un gol che brucia e, specie negli ultimi minuti, è diventata una vera e propria lotta. Prima è stata una partita equilibrata, in alcuni giocatori siamo stati capaci di mettere intensità, ma complessivamente la prestazione è mancata».

Un enorme passo indietro rispetto a Napoli...

«A Napoli si giocava a calcio, qui meno. Dove la partita diventa battaglia, noi siamo perdenti. Probabilmente è una nostra "prerogativa".
La stanchezza dei troppi impegni è un finto problema, anche perchè sino alla fine abbiamo retto atleticamente».

È diminuita la chimica del gruppo?

«Mostriamo difficoltà ad affrontare questo tipo di calcio. Le squadre in lotta per la salvezza mettono uno spirito intenso, dovuto anche alla disperazione della classifica. Noi in questi scontri ci mostriamo meno all'altezza. A livello di uomini mancava solo Scalvini, per il resto eravamo al completo».

Ora il Liverpool.

«È una squadra che gioca con lo spirito del Cagliari e il tasso tecnico del Liverpool. Sarà un doppio ostacolo da superare».

In campionato diventa vitale il recupero con la Fiorentina...

«Non dobbiamo aspettare il recupero, sono tutti scontri fondamentali, con in palio punti preziosi, come quelli di oggi».

Bakker, inserito nella ripresa, è stato poi sostituito per scelta tecnica o infortunio?

«Ho visto così e ho messo Ruggeri».