Gasperini non ci conta, ma la società è pronta a intervenire sul mercato

di Fabio Gennari

«Le squadre si fanno a luglio. Difensori? Deve decidere la società se puntare su un giovane o un ragazzo pronto subito. Per me possiamo restare anche così e sperare che Toloi e Palomino non abbiano altri problemi». E ancora: «In questo momento pensavo di dare continuità a Carnesecchi per permettere alla società di fare le sue valutazioni. La situazione continua a non piacermi».

Alla vigilia di Atalanta-Lecce, Gasperini ha toccato un paio di volte l'argomento mercato. Che ci siano partite da giocare e tanti impegni su cui concentrarsi è chiaro a tutti, ma quello che stride, ascoltando le sue parole, è l'approccio alla sessione invernale del mercato.

Dalle dichiarazioni del tecnico sembra quasi che sia un dettaglio quello che accadrà dal 2 gennaio in avanti. Normale che un tecnico protegga il suo gruppo, non è davanti ai microfoni che si fanno valutazioni e si spiattellano strategie, ma le necessità dell'Atalanta sono abbastanza chiare. E il presidente Percassi lo ha già dichiarato: sarà fatto quello che è necessario per restare competitivi e migliorare.

In difesa serve un innesto, de Roon può adattarsi ma gioca meglio in mezzo al campo e, anche solo numericamente, c'è bisogno di qualcuno. Poi sulla strategia le correnti di pensiero sono diverse, che l'acquisto sia giovane o meno l'importante è che sia uno forte, così da completare il reparto.

Sulla questione portieri, il pensiero del mister invece è ormai chiaro: il dualismo tra Musso e Carnesecchi è evidente, la soluzione per lui deve arrivare da una «valutazione della società» e bisognerà vedere se a gennaio ci saranno le condizioni per cambiare le cose. Perché, eventualmente, non c'è solo da cedere uno dei due ma anche da acquistare un nuovo secondo portiere che garantisca affidabilità. Si prospettano settimane interessanti, sia per le strategie presenti che per quelle future.