Dopo l'1-1 con l'Udinese

Gasperini picchia duro sugli arbitri: «Espulso senza motivo, ci devono mettere la faccia»

Il mister è amareggiato per il pareggio subito al 94', ma soprattutto furioso per il rosso ricevuto per proteste: «C'è un problema gravissimo di classe arbitrale»

Gasperini picchia duro sugli arbitri: «Espulso senza motivo, ci devono mettere la faccia»
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Ha lasciato il campo furioso, espulso dall'arbitro pochi minuti prima che l'Udinese pescasse il pareggio al 94'; si è presentato ai microfoni nel post partita ancora più arrabbiato. A Gasperini non piacciono né il risultato finale, né il cartellino rosso (l'ennesimo della sua carriera): «Siamo rammaricati per il gol preso nel finale. Era una partita difficile, ma l'abbiamo fatta noi e una volta andati in vantaggio avremmo potuto fare di più».

Secondo Gasp, gli infortuni c'entrano fino a un certo punto in questo risultato: «Sicuramente siamo in un momento di emergenza dietro, però mi sembra che abbiamo sopperito bene al problema: l'Udinese non ha avuto occasioni. Hanno avuto quell'angolo alla fine e hanno segnato, mentre noi abbiamo fatto la partita. Il fatto è che stiamo giocando tanto, facendo ruotare tutti gli elementi offensivi: chi subentra deve avere la stessa precisione di chi gioca dall’inizio della partita». Insomma, una tirata di orecchie, neppure tanto velata, a Muriel, Miranchuk e compagnia, oggi entrati a partita in corso e risultati, ancora una volta, meno incisivi dei titolari.

Ma ad aver fatto davvero arrabbiare il tecnico nerazzurro è stata l'espulsione, che lo ha costretto a lasciare la panchina al 90': «Sono stato ammonito dopo un fallo su Scalvini, senza che io abbia capito il perché. Non ce l'avevo con nessuno, solo non ho capito perché sono stato ammonito la prima volta, non ho detto nulla. Questo è un problema arbitrale gravissimo. Nessuno si è lamentato durante la partita, non so cosa abbiano visto il quarto uomo e l'arbitro. Vengano anche loro in televisione a parlare, ci mettano la faccia e vengano a spiegare, visto che sono professionisti anche loro. Questo è un gravissimo problema del nostro calcio in questo momento. Forse non parlano perché verrebbero fuori tutti i problemi».

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