Coppa Italia, ultimo atto

Gasperini sulla finale: «Noi favoriti? Contro la Juventus non parti mai da favorito»

Il tecnico ha parlato insieme a Remo Freuler: «Vincere sarebbe la ciliegina sulla torta, ma abbiamo già fatto qualcosa di importante»

Gasperini sulla finale: «Noi favoriti? Contro la Juventus non parti mai da favorito»
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di Fabio Gennari

«La vittoria della Coppa Italia sarebbe la ciliegina sulla torta, in queste ultime stagioni abbiamo già fatto qualcosa di davvero ottimo. Mi pare che la "torta" sia davvero già grandiosa, cercheremo ovviamente di vincere». Il tecnico della Dea Gian Piero Gasperini ha parlato alla vigilia della finale di Coppa Italia e lo ha fatto in conferenza stampa al fianco di Remo Freuler. I concetti del mister sono arrivati molto chiari: da un paio d'anni è considerato il miglior allenatore d'Italia e sembra quasi incredibile che non non abbia vinto ancora nulla con la Dea.

«Le emozioni sono tante, indubbiamente - ha confidato il Gasp -. Quando arrivi a una finale e giochi queste partite sai che deve uscire un vincitore e questo cambia completamente tutta la visione di quanto è stato fatto prima. Abbiamo eliminato Cagliari, Lazio e Napoli, siamo di diritto a giocarci questa finale contro una grande squadra. Mi auguro sia una partita molto bella e affascinante. Personalmente, sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto finora. È vero che i trofei sono importanti, ma ci sono anche tante altre cose di cui essere felici: per rimanere al campionato, 23 vittorie e 78 punti sono qualcosa di molto importante. Ho già detto che se devo scegliere tra coppa e qualificazione alla Champions scelgo il pass per la massima competizione europea».

Gasperini ha dribblato anche le domande sul fatto che l'Atalanta sia davvero favorita. «Quando giochi con la Juventus non puoi essere favorito, vale la stessa cosa che ho detto quando abbiamo affrontato il Real Madrid. Chiaro però che pensiamo di potercela fare».

Altro giro, altro tema: le illazioni su strani collegamenti di convenienza tra Coppa Italia e sfida con il Milan. «Sono stupidate, siamo responsabili del nostro destino. Sono state giocate 37 partite di campionato e siamo arrivati a questo punto con merito. Noi faremo il massimo sia per vincere la Coppa Italia che per arrivare secondi, il resto sono illazioni di poco conto».

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