Gasperini teme il campo sintetico: «C'è solo qui, è un'anomalia. Ma ci siamo preparati»
Gara importante per la Dea, che in Svizzera cerca tre punti importanti. Le parole del mister, tra rischi e possibile formazione
di Fabio Gennari
«Tutte e due abbiamo bisogno di un risultato solo, dobbiamo vincere. Indipendentemente dal risultato che maturerà in Spagna nell'altra gara del girone. È una partita fondamentale per il percorso nel gruppo, all'andata i nostri avversari arrivarono a Bergamo molto coperti e guardinghi grazie anche al fatto di aver battuto il Manchester all'esordio, ma ora la situazione è diversa». Gian Piero Gasperini ha inquadrato così i novanta minuti che stasera vedranno impegnata l'Atalanta sul campo sintetico di Berna.
Contro lo Young Boys, nell'ultima trasferta del gruppo F, la squadra bergamasca scenderà in campo per cercare un successo che peserebbe tantissimo nell'economia del girone ma, soprattutto, renderebbe sicura la partecipazione alle coppe europee anche il prossimo febbraio. Il vantaggio sullo Young Boys è di 2 punti (5 contro 3) e l'altra gara del girone è Villarreal-Manchester United, che si gioca in anticipo ma che secondo il tecnico dei nerazzurri non sposta molto la questione.
Ciò che potrebbe incidere davvero sulla gara è il campo dello Stade de Suisse e il mister dei nerazzurri, alla vigilia, lo ha sottolineato: «Noi abbiamo giocato sabato con lo Spezia e dopo una sgambata domenica mattina ci siamo ritrovati per un allenamento di gruppo ieri mattina a Zingonia: considerando il trasferimento, non c'era spazio per provare ad allenarci anche qui sul sintetico. Chiaramente è un’anomalia, solo qui c'è questo tipo di terreno di gioco e non abbiamo altri riscontri in campionato. È sicuramente diverso per rimbalzo e velocità della palla, non siamo contenti di questo, ma non è un alibi: andiamo in campo e giochiamo». Al Centro Bortolotti, tra l'altro, l'Atalanta ha due campi sintetici e la squadra nei giorni scorsi ha iniziato a prenderci confidenza: «I nostri due campi sono molto simili a questo, abbiamo fatto qualche allenamento giusto per capire che si tratta di qualcosa di molto diverso. Abbiamo cercato di capire il rimbalzo del pallone sui tiri, sul controllo di palla e sulle respinte».
La formazione che andrà in campo potrebbe essere molto simile a quella vista con lo Spezia, ma con Demiral e Freuler al posto di Djimsiti e Koopmeiners. Il momento è comunque positivo, visto che stanno tornado praticamente tutti. «Aver svuotato l'infermeria è importante, a breve recupereremo anche Gosens e forse già sabato potrà andare in panchina. Poi toccherà ad Hateboer. Devo dire che finalmente possiamo scegliere, c’è stato un momento di grande emergenza dove è venuta fuori ancora più forte la capacità di adattamento dei ragazzi. In questo momento ci sentiamo più forti perché si gioca in 16: 11 titolari e i 5 che subentrano dalla panchina».
Il girone F è apertissimo, finora è stato molto più equilibrato rispetto a tanti altri raggruppamenti e molto si deciderà al fotofinish: «Sicuramente è così, i risultati hanno dimostrato questo fin dalla prima giornata. Nelle ultime due gare con il Manchester United, per quello che abbiamo fatto vedere, credo che abbiamo raccolto poco, mentre il Villarreal ha preso il massimo di quello che poteva proprio contro lo Young Boys. Vogliamo recuperare nelle ultime due partite il terreno perduto, per questo sono sfide decisive».