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Gasperini, Zapata, Muriel e la strategia del "tutti dentro": per l'Europa serve l'aiuto di tutti

Ha espresso concetti importanti il mister della Dea alla vigilia della sfida contro i neroverdi. Da qui alla fine serve uno scatto delle punte

Gasperini, Zapata, Muriel e la strategia del "tutti dentro": per l'Europa serve l'aiuto di tutti
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di Fabio Gennari

«Senza Muriel e Zapata non andiamo da nessuna parte». Gian Piero Gasperini, durante la conferenza stampa della vigilia ha espresso questo concetto rispondendo ad una domanda sul tridente e le scelte offensive. Si tratta di una puntualizzazione importante, l'espressione di una volontà che è comprensibile solo se si guarda al percorso ancora da fare e al bisogno di poter contare su tutta la rosa a disposizione piuttosto che su quanto è stato finora espresso durante la stagione dai due colombiani.

Zapata e Muriel hanno segnato 2 gol, complessivamente, fino a questo punto del campionato. E quella contro il Sassuolo di oggi è la 21esima gara di calendario. Entrambi hanno avuto problemi fisici, nessuno dei due è stato disponibile e nel pieno della sua forma per un periodo significativo da agosto in avanti. Eppure, di fronte a questo "stato dell'arte", il miglior allenatore della storia dell'Atalanta dice che «senza Muriel e Zapata non andiamo da nessuna parte». Perché? Come mai questa forzatura comunicativa che non si sposa minimamente con i fatti del campo? L'Atalanta, in fondo, è in lotta per un posto in Champions e loro finora hanno fatto poco.

La spiegazione, probabilmente, è molto  più semplice di quanto si possa pensare. Ed è nelle pieghe della gestione di un gruppo che ha tante risorse e che fino al 4 giugno dovrà trovare la miglior espressione di tutti i protagonisti per fare qualcosa di grande. Soprattutto da chi ancora non è riuscito a rendere così bene come in passato. Per riuscire a tornare in Champions o in Europa League ma anche per accedere alla Conference League bisogna trovare la collaborazione di tutti quelli che hanno valore da esprimere in campo. I due colombiani, lo hanno ampiamente dimostrato, possono fare qualcosa di grande.

Gasperini punta ad avere sei attaccanti (ha parlato anche di Pasalic) che possano dare una mano a vincere le partite, non solo un tridente. Perché questo gli permetterebbe di gestire le forze e le qualità della rosa andando in profondità con le 5 sostituzioni. È chiaro che attendersi lo Zapata straripante del passato per 18 partite è utopia oppure pensare che Muriel possa entrare e deciderla con la frequenza che gli è riuscita in passato sia ancora fattibile. Però Gasperini, ora che il mercato è chiuso e la rosa fino a giugno sarà questa, ha teso la mano cercando di spronarli e farli sentire importanti davanti a stampa e tifosi perchè hanno ancora qualcosa di importante da dare. Se ce la fanno, il sogno Europa è ancora più vicino di quanto non dica la classifica.

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